e-work Spa
GIFFI NOLEGGI
La Pressa redazione@lapressa.it Notizie su Modena e Provincia
Logo LaPressa.it
Facebook Twitter Youtube Linkedin Instagram Telegram
Lambruscolonga
notiziarioLa Provincia

Una rotonda su Cà di Sola...

La Pressa
Logo LaPressa.it

Ma in base alla legge l'intersezione tra una strada extraurbana principale, Provinciale e una locale extraurbana e locale urbana, non dovrebbe essere ammessa


Una rotonda su Cà di Sola...
Paypal
Da anni Lapressa.it offre una informazione libera e indipendente ai suoi lettori senza nessun tipo di contributo pubblico. La pubblicità dei privati copre parte dei costi, ma non è sufficiente. Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge, e ci segue, di darci, se crede, un contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di modenesi ed emiliano-romagnoli che ci leggono quotidianamente, è fondamentale.

Probabilmente dal prossimo anno si dovrebbe vedere l’inizio lavori per realizzare quel chilometro di strada che collega Sant'Eusebio con Cà di Sola, dopo ben 9 anni, di cui abbiamo parlato precedentemente, lasciando ai posteri gli ultimi 1,8 chilometri per congiungersi al grappolo di via Montanara.

A Cà di Sola verrà realizzata come da progetto definitivo della immagine sopra, una rotonda di 53 metri a fianco della Chiesa, rotonda a raso e non a sbalzo che interseca via Modenese.

Ma cosa afferma l’Università di Tor Vergata, nella relazione di un suo docente in merito alle criticità delle rotonde? Punti di debolezza delle rotonde: presenza di un elevato flusso di mezzi pesanti, sequenza di incroci coordinati da semaforizzazione e infine risultano spesso difficili da attraversare e penalizzanti per ciclisti e pedoni.

Ma cosa afferma le Regione Piemonte? la rotatoria è particolarmente idonea in quelle situazioni in cui le strade sono dello stesso livello gerarchico, e probabilmente aggiungiamo noi, la sp 569/467 e via Modenese non sono dello stesso livello gerarchico, stessa cosa ancora peggio sp 569/467 e via Belvedere.

Il progetto che verrà realizzato, se non intervengono scelte progettuali diverse successive, mette a diretto contatto tutti gli utenti della strada, pedoni, ciclisti, auto, ciclomotori, camion... con un traffico pesante da e per Sassuolo, agendo a nostro avviso, ma potremmo errare, come una barriera di separazione tra le due località Settecani e Cà di Sola .

La rotonda che ha un diametro di 53 metri, e viene classificata come importante, non pare essere affiancata da una pista ciclabile o da un sottopasso o sovrappasso, quindi la intersecazione a raso con un transito pesante di collegamento tra Sassuolo e Valsamoggia, come originariamente voluta e pensata, e finanziata anche con 45 milioni dalla società autostrade, insieme ai 9 della Regione Emilia Romagna, appare sempre più come una barriera per la mobilità dei residenti, e non si può dimenticare il fatto che negli 11 chilometri del tratto Sassuolo–grappolo si sta pensando al raddoppio di carreggiata, e la stessa Nuova Bazzanese ha espropriato i terreni in funzione del raddoppio prossimo delle carreggiate.

Il fatto di non vedere progettualmente realizzata una rotonda che abbia almeno una pista ciclabile, separata da una aiuola dalla strada principale, una pista pedonale separata da entrambi, l’assenza di un sottopasso o sovrappasso per pedoni e ciclisti in un tratto di aperta campagna, quindi dove lo spazio non manca, desta molte perplessità, ma siamo fiduciosi che questo non sia il progetto attuativo.


Con la realizzazione della rotonda di Cà di Sola, progetto del 2011 che ha subito gli stop che la Provincia di Modena ha deciso arbitrariamente di operare al fine di attendere contenziosi ammnistrativi, il traffico leggero e pesante verrà incanalato ai due semafori successivi alla rotonda, creando probabilmente non pochi problemi in termini di sicurezza stradale, qualità della vita e inquinamento, dirottandolo in un imbuto ancora più stretto, Solignano e Settecani, 2 chilometri.

In un asse stradale di questa importanza, con una Regione che si muove realizzando 14 chilometri in 3 anni con 6 sovrappassi, non era forse lecito convocare (ma forse è stato fatto) anche Provincia di Modena e Comune di Castelvetro per realizzare in toto anche i 4 chilometri mancanti, abbattendo quei muri innalzati che la legge permette di abbattere (pubblica utilità), il tutto con la finalità di non creare un imbuto che sta falcidiando di sinistri questo tratto?

Se dei due tronconi della Provinciale, a Est e Ovest, si parla di raddoppio delle carreggiate e di espropri in funzione di un traffico veicolare pesante che andrà aumentando, la difformità progettuale a Castelvetro, perché di questo si tratta, che deve però relazionarsi a tutti gli effetti con il tronco di cui fa parte, lascia alquanto perplessi e sgomenti.

Lo stesso decreto 170 del 24 luglio 2006 in merito alle intersezioni stradali sintetizza, tenendo conto di tutte le norme approvate in materia di sicurezza, compreso il dlgs del 1992, in una tabella le possibilità di intersezioni tra strade con diverse tipologie che riportiamo.



Da quello che si comprende l’intersezione tra una strada extraurbana principale, Provinciale e una locale extraurbana e locale urbana, non dovrebbe essere ammessa. 

Probabilmente la intersezione con via Modenese potrebbe, in teoria, essere ammessa con riserva, ma pare molto discutibile l’intersezione con via Belvedere che ha bloccato in questi anni l’iter già avviato fin dal 2010. La presenza di tre Enti , Comune, Provincia, Regione , che in conferenza dei Servizi nel Settembre 2017 approvano la intersezione a raso con via Belvedere e ne firmano le volontà, dopo un progetto datato 2002 con cavalcavia, dovrebbe far pensare alla presenza di una deroga o a qualche altro documento di cui non siamo in possesso, che invece autorizza non solo la immissione ma anche la intersezione tra due assi così diversi a mezzo rotonda a raso. Non ci resta che chiedere alle Università e al Ministero in merito.

Un dato è certo, a Est e ovest di Castelvetro il traffico veicolare che transita sulla SP 569/467 viene ad essere isolato dal contesto abitativo, a Castelvetro quei 4 chilometri invece vengono inseriti nel contesto abitativo, miscelando il traffico della sp 569 al traffico delle strade comunali, urbane, locali.

Roberto Monfredini  e Filippo Gianaroli 


Redazione Pressa
Redazione Pressa

La Pressa è un quotidiano on-line indipendente fondato da Cinzia Franchini, Gianni Galeotti e Giuseppe Leonelli. Propone approfondimenti, inchieste e commenti sulla situazione politica, ..   Continua >>


 
 
 
 

GIFFI NOLEGGI

La Provincia - Articoli Recenti
Vignola, sequestrata Range Rover con ..
Il veicolo, una volta posto in sequestro, è stato messo a disposizione dell’Agenzia delle..
23 Aprile 2024 - 17:43
Carpi, pakistano in centro con ..
Il giovane è stato trovato in possesso di un coltellino a serramanico con lama di 7 ..
23 Aprile 2024 - 17:28
'Carpi, il platano non è stato ..
Interviene a nome dell’Amministrazione Comunale l'assessore al patrimonio Verde, Andrea ..
23 Aprile 2024 - 17:21
Il Viceministro Bignami a Carpi: 'Su ..
Incontro con la candidata sindaco Annalisa Arletti e il coordinatore regionale FDI ..
23 Aprile 2024 - 00:51
La Provincia - Articoli più letti
Tragedia a Bastiglia, muore a 16 ..
Il padre: 'Non credo il vaccino abbia influito. In ogni caso non mi importa il motivo, farei..
09 Settembre 2021 - 20:11
Nonantola, sfrattata e con una gamba ..
La drammatica vicenda di Simona. Il sindaco di Nonantola, sollecitato anche da dirigente ..
18 Ottobre 2018 - 10:43
'Bonaccini si lamenta di Figliuolo, ..
I consiglieri comunali di Forza Italia Platis e Casano: 'Lasciate senza rimborsi le famiglie..
15 Agosto 2023 - 09:36
Vignola, il coronavirus ha ucciso ..
Vignola piange anche Nerino Vezzelli, storico titolare del Bar Italia di via Garibaldi a ..
23 Marzo 2020 - 21:48