'Vigili Vignola fuori dall'Unione, il precedente negativo di Savignano'

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Un precedente che dovrebbe far riflettere: l’uscita della polizia municipale di Vignola dal corpo di Polizia locale dell'Unione (come vorrebbe il sindaco Simone Pelloni) avrebbe le conseguenze negative già sperimentate dal Comune di Savignano. A dichiaralo è il segretario provinciale Sulpl Federico Coratella.

'Innanzi tutto vorrei ricordare che l’amministrazione di Savignano a seguito delle norme restrittive nazionali non è riuscita negli anni a mantenere l’organico che aveva quando uscì dall’Unione Terre di Castelli nel 2010, cioè oggi l’organico si è ridotto a 5 operatori contro gli 8 che erano nel 2010 . Causa questa esiguità di organico l’amministrazione di Savignano nel 2016/2017 ha firmato una convenzione molto conveniente, con l’unione Terre Castelli che garantiva le sere e i festivi. Coi prossimi pensionamenti del servizio di Polizia locale di Savignano nel 2018 diminuiranno ancora di più gli operatori e sono proprio curioso di vedere come faranno a garantire gli standard minimi di sicurezza per gli agenti e conseguentemente per i cittadini - afferma Coratella -.

Sicuramente le strade che si potrebbero percorrere, almeno quelle piu probabili sarebbero due: la prima che entrassero nell’unione Terre Castelli anche senza Vignola e con questa scelta riuscirebbero a mantenere i medesimi servizi di oggi con la convenzione, la seconda fare una convenzione con Vignola che difficilmente avrà più di 12/13 operatori e che unirà due servizi in difficoltà di organico generando disservizi di scala (ad esempio Vignola che vuole più agenti sul territorio cosa racconterà ai suoi cittadini quando dovranno garantire un servizio a Savignano e non potranno intervenire sul territorio vignolese?) Ci sentiamo di affermare che i numeri non sono un’opinione e i numeri sono tutti a favore di un servizio in Unione, tutte le altre opinioni seppur legittime non portano ai servizi dell’Unione, qualsiasi sia l’organizzazione possibile'.