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Gentile LaPressa,
constatando la vostra meritoria sensibilità all'argomento della nuova raccolta differenziata porta a porta a Modena, Vi scrivo perché su un paio di questioni continuano a tornarmi in mente, e mi sembra non ne si sia ragionato a sufficienza.
In primo luogo, a mio giudizio è balzana sin dall'inizio l'idea che la città possa 'sopportare' un periodo notturno di sosta dei rifiuti sul suolo pubblico, per essere ripulita all'incirca all'alba (cosa che non pare accadere regolarmente, ma tralasciamo questo aspetto per un attimo).
In sostanza, dalle 20 alle 5 è giusto che la città divenga una bidonville, purché dalle 5 alle 20 splenda di pulito.
Vorrei proprio sapere chi è stato il primo a produrre un ragionamento tanto falsato, eppure ormai tanto inveterato che rischia di passare collettivamente come una cosa normale.
E' forse normale che un turista (ma anche un cittadino locale), magari passeggiando la sera dopo una serata al ristorante, digerisca la sua cena facendo lo slalom tra sacchi multicolore ammassati disordinatamente e pregni di roba non certo bene odorante, avendo sostato per una settimana all'interno di un'abitazione?
Insomma, è normale che si accetti una città sporca in alcune ore e pulita in altre?
Quale concetto di città è insito in questo ragionamento?
E quale sarebbe il valore aggiunto rispetto alla presenza dei classici cassonetti, che garantivano (fatto salvo il maleducato di turno) su 24h un certo grado di pulizia e decoro della sede stradale?
In secondo luogo, mi piacerebbe sapere, nel caso un sacco di plastica si apra da solo ad esempio per eventi atmosferici molto violenti o sia aperto da animali, come debba essere registrato l'evento nel sistema informativo Hera, al fine di rilevare la conformità del comportamento dell'utente alle norme in essere. Questo evento costituisce una negligenza, dà seguito a una multa, è registrato come evento fortuito, altro? E come sarebbe possibile escludere in ogni caso l'evento fortuito, atteso che la sostanza di cui si compone il sacco (un foglietto di plastica morbida) non è fatta per resistere praticamente a nessun 'insulto' ambientale di una certa portata?
Ciò detto, mi complimento per il vostro lavoro e vi auguro una buona continuazione.
Cordiali saluti.
Angelo Magliocco
Redazione Pressa
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