Da anni Lapressa.it offre una informazione libera e indipendente ai suoi lettori senza nessun tipo di contributo pubblico. La pubblicità dei privati copre parte dei costi, ma non è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge, e ci segue, di darci, se crede, un contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di
modenesi ed emiliano-romagnoli che ci leggono quotidianamente, è fondamentale.
Canarini ancora sconfitti di misura nel catino di Marassi; una rete di Jagiello allo scadere del primo tempo decide il match e condanna il Modena alla terza sconfitta consecutiva.
Tesser sceglie il 4-3-2-1, non c’è De Maio, infortunato, mentre tra i convocati si rivede Pergreffi. Linea a quattro dietro composta da Oukhadda, Silvestri, Cittadini e Azzi, in mezzo Magnino regista basso tra Gargiulo e Armellino al rientro, davanti i due trequartisti Mosti e Marsura, subito titolare, a supporto di Diaw.
Pronti via e Modena subito guardingo, gara fin da subito dura ma i gialli danno l’impressione di poterla controllare bene, agendo di rimessa con veloci capovolgimenti di fronte; e al quarto d’ora, proprio su uno di questi, ghiotta occasione per Diaw che si presenta da solo davanti a Martinez che però respinge la conclusione dell’attaccante gialloblù.
I gialli cercano di palleggiare ma i padroni di casa, con una giocata palla a terra dal limite allo scadere segnano il punto che poi varrà la vittoria.
Nella ripresa subito Giovannini per Marsura (infortunato) e Falcinelli per un impalpabile Mosti; il Modena si riversa con volontà e abnegazione nella metà campo del Genoa, che abbassa il proprio baricentro, ma la generosità e il cuore del Modena non bastano a creare limpide palle gol; i successivi cambi di Tesser, a dieci dalla fine non spostano la gara; prima Panada e Bonfanti (forse un cambio tardivo) per Gargiulo e Diaw, poi Tremolada per Armellino, a cinque dalla fine, non sortiscono gli effetti desiderati e anzi è Gagno in un paio di occasioni, a negare il raddoppio ai padroni di casa.
Nemmeno il tifo degli oltre 700 modenesi accorsi a Marassi e che spinge il Modena fino alla fine aiuta i gialli a raggiungere il pareggio che tutto sommato per volontà, corsa, cuore e abnegazione il Modena avrebbe meritato.
Tuttavia nonostante un buon predominio territoriale, specie nella ripresa, il Modena non ha mai creato vere palle gol; l’impegno, il cuore, la cattiveria agonistica (sei ammoniti nel Modena) e la fiducia, chiesti dal mister, non sono mancati, mentre sono mancati il guizzo, e la precisione anche in alcune giocate individuali che non hanno consentito ai gialli di raggiungere il pareggio.
A questo Modena, che non ha mai sfigurato e non prende imbarcate manca ancora qualcosa per svoltare definitivamente; è vero che i gialli hanno avuto un calendario molto pesante ed hanno già affrontato tutte le favorite del campionato (le neoretrocesse Cagliari e Genoa fuori, Brescia e Frosinone in casa, oggi rispettivamente seconda e terza) senza mai prendere imbarcate o finire travolti nel gioco e nei gol; i punti però non sono arrivati e oggi i gialli si trovano con 5 sconfitte in sei gare che potrebbero influire sul morale, visto che i gialli vengono da un torneo e da uno status mentale che non conosceva sconfitte.
Difficile dunque dare giudizi definitivi; per saggiare definitivamente il Modena, occorre attendere le gare contro le squadre che faranno un campionato di metà classifica a cui anche il Modena aspira.
Domenica il campionato di serie B osserva una sosta; i gialli torneranno di nuovo in campo sabato primo ottobre ospitando la capolista Reggina di Pippo Inzaghi al Braglia; la sosta cade in un buon momento, perché potrà consentire di recuperare gli infortunati e ricaricare le batterie, specialmente mentali e ripartire con maggiore fiducia.
Corrado Roscelli
Foto Modena Fc
Corrado Roscelli
Come on rise up, schiena dritta, testa alta e sguardo verso l'infinito. Lo sport è una lezione di vita...
Continua >>