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“Sono stati trovati dei punti rispetto ai quali è possibile immaginare posizioni comuni”: lo ha affermato il capo della delegazione russa ai negoziati con l’Ucraina Vladimir Medinsky, stando a quanto riferisce l’agenzia russa Ria Novosti. Nel corso della sua telefonata con il presidente francese, Emmanuel Macron, Vladimir Putin ha chiesto 'il riconoscimento della sovranità russa sulla Crimea' come una delle condizioni per lo stop alla guerra in Ucraina. Lo fa sapere il Cremlino. Intanto il conflitto continua: le forze russe proprio oggi hanno lanciato missili contro aree residenziali di Kharkiv, la seconda città dell'Ucraina, dove sono in corso violenti combattimenti.
L’incontro di oggi era il primo momento di colloquio negoziale tra Kiev e Mosca da quando la Russia ha lanciato giovedì scorso un’offensiva militare su larga scala in Ucraina.
Dopo circa tre giorni di ostilità e quasi 200 vittime civili sul suolo ucraino, stando ai numeri riferiti dal ministro della Salute Viktor Liashko, ieri il presidente di Kiev Volodymyr Zelensky ha accettato la proposta russa di negoziati “senza condizioni”. “Lasciateli provare in modo che in seguito nessun cittadino ucraino abbia alcun dubbio sul fatto che io, come presidente, abbia cercato di fermare la guerra”, ha detto il capo dello Stato ucraino dopo aver reso noto la decisione.
Secondo i media russi la riunione si è svolta nella regione bielorussa di confine di Gomel. Questa posizione non è stata però confermata dai media occidentali, che hanno riferito di una località non precisata sempre nei dintorni del confine ucraino-bielorusso.
Secondo quanto riferisce il quotidiano Novaya Gazeta sia Medinsky che Mikhail Podolyak, consigliere del capo dell’ufficio del presidente dell’Ucraina presente al negoziato, hanno detto che sono previsti prossimi incontri. Secondo Medinsky, rilanciato sempre da Ria Novosti, il prossimo incontro potrebbe tenersi al confine tra Polonia e Bielorussia.
Redazione Pressa
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