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Una 'neutralità sul modello svedese o austriaco' che include quindi 'il mantenimento di proprie forze armate' è stata avanzata come proposta dall’Ucraina nel corso delle negoziazioni con la Russia. A riferirlo è il capo delegazione russa ai colloqui, Vladimir Medinsky, citato dall’agenzia Ria Novosti. Secondo quanto riportato da Mosca, il rappresentante del Cremlino ha affermato che Kiev ha proposto 'una versione austriaca e svedese di uno Stato neutrale demilitarizzato, ma allo stesso tempo con un proprio esercito e una propria marina'. Medinsky ha poi aggiunto che 'tutte queste questioni vengono discusse a livello di leadership dei ministeri della Difesa di Russia e Ucraina'.
Questa opzione suggerita dall’Ucraina andrebbe parzialmente incontro a una delle richieste fatte dalla Russia per mettere fine all’offensiva militare lanciata quasi tre settimane fa, ovvero l’inserimento del principio di neutralità nella Costituzione ucraina con la contemporanea e definitiva rinuncia a fare ingresso nella Nato.
Il quarto round di negoziati tra i due Paese è cominciato lunedì, in videocollegamento, ed è ancora in corso. Ieri il presidente Volodymyr Zelenksy aveva affermato che le posizioni di Mosca ai colloqui iniziavano a essere “più realistiche”.
Parallelamente il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov, in un'intervista all'emittente russa Rbc ha affermato che 'lo status neutrale (dell'Ucraina) è ora seriamente sul tavolo delle discussioni insieme, ovviamente, alle garanzie di sicurezza. Questo è esattamente ciò che ha chiesto il presidente Vladimir Putin a febbraio, in una delle sue conferenze stampa: garanzie di sicurezza generalmente accettabili per l'Ucraina e per tutti i Paesi, inclusa la Russia, con l'esclusione dell'espansione della Nato. Ora questo è ciò di cui si discute nei colloqui, ci sono formulazioni assolutamente specifiche, che, secondo me, sono prossime a essere concordate. Uno spirito di lavoro, non subito facile, comincia comunque a manifestarsi e mi auguro che prevalga'.
Redazione Pressa
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