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Italo Svevo nasce il 19 dicembre 1861 a Trieste, allora territorio austriaco.
Nel 1873 viene mandato a studiare, con i fratelli, in un collegio tedesco e si appassiona ai grandi letterati tedeschi come Goethe e Schiller. Tornato a Trieste inizia a scrivere articoli per il giornale 'L'indipendente'. Italo Svevo si dedica poi anche alla scrittura di due romanzi, entrambi non ottengono il successo sperato e Italo pensa di abbandonare la scrittura.
Nel 1896 il matrimonio con Livia Veneziani e la nascita di una figlia segna una svolta positiva e ritrova la serenità. Italo Svevo conduce una vita borghese dedicandosi a viaggi e feste; ha modo di conoscere anche un giovane scrittore irlandese che lo invoglia a riprendere a scrivere. Tra il 1907 e il 1910, Italo, conosce la psicanalisi che sarà alla base del suo più importante romanzo 'La coscienza di Zeno'.
In Francia il suo libro riscuote molto successo; in Italia, in un primo momento, non viene capito il genio di Svevo. Solo Eugenio Montale, allora giovane giornalista gli dedica un ampio saggio.
Il protagonista del romanzo più conosciuto di Italo Svevo è Zeno Cosini, un uomo incapace di reagire alle vicende negative della vita. Lo psicanalista gli consiglia di scrivere un diario in cui ripercorre gli episodi più tristi della sua vita. Zeno si dedica alla stesura della sua critica nei confronti dei suoi problemi.
Con questo 'compito', Zeno non riesce a guarire, comprende però che il suo non affrontare la vita da protagonista è frutto di una malattia morale e non fisica. Questa scoperta lo aiuta a vivere la vita che gli rimane con ironia.
Dopo il successo in Francia Italo Svevo continua a scrivere racconti e testi teatrali. La sua vita si spegne nel 1928 a causa di un incidente stradale.
Redazione Pressa
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