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Già il Consiglio comunale, anche oggi, nonostante le due settimane di stop, non presentava temi di fondamentale rilevanza, ma quando la discussione si è arenata per oltre un ora, per la convocazione della riunione dei capigruppo per decidere se proseguire o meno la discussione accogliendo o meno un emendamento della Lega su una delibera per la proroga del diritto di superficie per la “Cooperativa colombofila Modena centro est” sull’immobile che si trova in via Salvo D’Acquisto, anche per il sindaco si è superato il limite. Perchè il consiglio si è fermato per discutere. Ma non il tempo utile che viene disposto e concesso dal Presidente del Consiglio. Tanto di più. Ed è così che dai dieci, quindici minuti solitamente sufficienti per assumere una decisione, si è passati ai 20, poi ai 30, poi ai 40 e poi all'ora...ora e mezza.
E, con tutto il rispetto, mica si discuteva sulle case di Vaciglio o l'amianto nelle scuole. Il sindaco che già dopo 20 minuti aveva mostrato evidenti segni di insofferenza, mostrata a tutti coloro che anche solo sfioravano l'area del suo banco, è scattato. 'Basta, una roba così in tanti anni, non si è mai vista', ha affermato il sindaco con tono acceso e severo con il Presidente del Consiglio Poggi, coordinatore dei lavori dell'aula. Silenzioso ma evidentemente plauso bipartisan da parte di Consiglieri esausti dalla surreale diattesa. Gloria per la cooperativa colombofila alla quale viene dedicato un tempo di attenzione e discussione paragonabile a quello per l'approvazione di una complessa variante urbanistica. Ultima chicca di un mezzo anno di Consiglio comunale con attività ridotta ai minimi termini e con una discussione su argomenti di ordinaria amministrazione e spesso di scarso interesse locale quantomeno inadeguata rispetto ai tanti temi (dalla viabilità al Pums, dalla sicurezza ai servizi sociali) simbolo di una realtà profondamente cambiata come quella di Modena.
Redazione Pressa
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