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Dietro le quasi 200 pagine del libro della professoressa Maria Grazia Modena non è 'solo' riassunto il vissuto di 5 anni di bufera giudiziaria che l'ha travolta nell'ambito dell'inchiesta 'Camici sporchi', e che la stessa cardiologa ha sintetizzato in una nota stampa distribuita durante la conferenza di presentazione del suo libro 'Il Caso Cardiologia...La verità'. C'è molto di più di una vicenda giudiziaria. Dietro a quelle parole pronunciate da una bocca e da un viso disilluso, ma non al punto di avere abbandonato la speranza (compresa quella nella giustizia), ci sono i segni indelebili di una carriera e di una vita distrutta da un tritacarne mediatico e giudiziario che non potrà mai restituire ciò che è stato tolto: carriera, amicizie, reputazione, dignità, stima. Elementi di una vita che nemmeno la Verità, quella con la V maiuscola che la Professoressa chiede di scrivere in grassetto, potrà mai restituire.
Maria Grazia Modena, ci tiene a sottolineare ai giornalisti, non parla della 'sua verità' ma della Verità. Quella oggettiva, quella nata in cinque lunghi anni di angoscia e sofferenza nei quali, prima in esilio da Modena e poi con l'obbligo di firma dai Carabinieri, ha raccolto tutto: dai verbali del pubblico ministero e del gip, agli articoli di giornale. Dai verbali delle testimonianze spontanee di persone informate sui fatti, a quelle dei principali accusatori. Memorie degli avvocati dell'accusa e della difesa. Tutto. Dal quale ricavare Verità. Il più oggettiva in quanto realistica, possibile.
Una verità che mano a mano che si conferma tale attraverso atti e motivazioni di sentenze, annichilisce tanto quanto capace di fare emergere una realtà (che diventa tesi), accusatoria costruita su quello che la Professoressa definisce 'un castello di carte, una montagna di calunnie', di cui alcune ripetute sotto giuramento anche nel processo ordinario'.
'E' orribile - dice - vedere come certe persone possano assumersi, per invidia o personalismi, la responsabilità di mentire sotto giuramento rovinando con le proprie dichiarazioni intere famiglie, intere carriere. intere vite. Anche per ridare dignità a queste persone ho ricostruito, nel libro, la Verità, quella verità che mi ha distrutto, che ha distrutto un reparto di professionisti che dirigevo e quella che orgogliosamente chiamavo 'la mitica cardiologia'. Oggi non si può seppellire con il silenzio tutto ciò asserendo solo che il caso cardiologia, come appare ancora nel sito web del Policlinico, appartiene al passato'.
C'è tanto rammarico, forse c'è anche tanta rabbia, sicuramente disillusione, ma anche tanta forza negli occhi e nel volto della Professoressa Modena, mentre parla a ruota libera, come un fiume in piena, perché (come recita l'apertura del suo libro), 'ci sono storie troppo vere per essere raccontate'. Parla di come la sua vita è cambiata ed è stata segnata da un esperienza 'da incubo' iniziata la mattina in cui i Carabinieri suonarono alla porta di casa, svegliando lei e suo marito, e dichiarandola in arresto. Una vicenda che dopo 5 anni, il 2 dicembre 2016, ha portato all'assoluzione della cardiologa rispetto ad accuse pesantissime, tra cui l'associazione a delinquere. Un'assoluzione che la dottoressa Modena chiede oggi porti al riconoscimento di quel ruolo che pienamente le spetta. Nel suo studio, a contatto con i pazienti. 'Purtroppo, a più di tre mesi dall'assoluzione la mia vita in questo senso non è ancora cambiata di una virgola. Nonostante sia stata riammessa all'università, non ho uno studio, non mi è stato detto cosa insegnare, non mi è stato dato nulla, se non uno stipendio che non vorrei continuare a percepire a vuoto'
Il libro 'Il Caso Cardiologia.....La verità' è edito da Il Fiorino di Modena.