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'Togli a un uomo il necessario per sopravvivere per alcuni mesi e poi, gradualmente, riconcedi a quell'uomo anche solo una parte di quanto ingiustamente sottratto e aspettati pure di essere ringraziato. E' questo, per semplificare all'estremo, quello che sta accadendo nel mondo dell'autotrasporto con l'ormai annosa questione dei 500 milioni di euro destinati a compensare le aziende con veicoli Euro V ed Euro VI alle quali sono stati tolti i rimborsi delle accise ordinari e che non riceveranno il rimborso del secondo trimestre'. A parlare è la portavoce di Ruote Libere, Cinzia Franchini.
'In base all'ultimo Decreto Aiuti, questi 500 milioni sono in Gazzetta Ufficiale, ma per usufruire del credito di imposta occorrerà ancora tempo. E' in corso infatti l’iter previsto dalle normative comunitarie e nazionali terminato il quale, banalmente, occorrerà poi attendere l'emanazione del codice tributo da parte dell'Agenzia delle Entrate.
Al di là di questo aspetto tecnico, ricordiamo che tale sostegno non rappresenta altro che la restituzione di quanto tolto senza motivo alle imprese di autotrasporto. Infatti il taglio orizzontale alle accise di 25 centesimi per tutti, ha coinciso con l'eliminazione del rimborso accise per le aziende di autotrasporto in possesso di camion meno inquinanti, una scelta del tutto immotivata e che ora viene compensata come se fosse una concessione. Occorre essere chiari: non va ringraziato il Governo, non va ringraziata la vice ministra Bellanova e soprattutto non vanno ringraziate le associazioni di categoria. E' semplicemente stato sospeso un meccanismo di rimborso che funzionava benissimo per rimpiazzarlo, ci auguriamo temporaneamente, con modalità farraginose e meno dirette - continua Cinzia Franchini -.
Non solo, in questo contesto gli autotrasportatori vorrebbero avere da un lato la certezza che questi crediti bastino a compensare interamente i rimborsi non ricevuti e dall'altro che i soldi resteranno senza dubbi nelle loro tasche e che non si ritrovino, come già successo in passato, a dover restituire quanto ricevuto. Nel frattempo il costo alla pompa del carburante è già schizzato a quasi 1,9 euro al litro, il che significa che quando scadrà la proroga sul taglio delle accise ci ritroveremo a un prezzo vicino a 2,2 euro al litro a dimostrazione di come le speculazioni abbiano azzerato il beneficio di questo taglio orizzontale e di come gli autotrasportatori abbiamo ampiamente pagato di tasca propria ogni 'contributo'. Chiediamo infine al Ministro quando verrà ripristinato il meccanismo collaudato del rimborso delle accise per gli autotrasportatori che consentirebbe di tornare ad un dialogo certamente difficile, come sempre, ma basato su elementi di normalità con la committenza'.
Redazione Pressa
La Pressa è un quotidiano on-line indipendente fondato da Cinzia Franchini, Gianni Galeotti e Giuseppe Leonelli. Propone approfondimenti, inchieste e commenti sulla situazione politica, .. Continua >>