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Qui c'è la Veneno, insieme alla Miura, e alla prima Countach, telaio 001 del 1974. Nel museo Lamborghini è custodita la storia del marchio del toro. All'ingresso si è accolti dalla foto di Ferruccio Lamborghini, il fondatore. E proprio il museo corrisponde al punto in cui nel 1963 venne posata la prima pietra dello stabilimento a Sant'Agata Bolognese. “Un'esposizione suddivisa in 4 aree per raccontare i primi 60 anni Lamborghini. Dal 2023 anno in cui Lamborghini ha festeggiato il 60esimo anniversario, il museo si è trasformato diventando di fatto più simile a una galleria di arte contemporanea, con spazi più luminosi e con gli oltre 60 anni di storia rappresentati dalle vetture qui esposte, vere e proprie opere d'arte su quattro ruote”, spiega Emanuele Camerini, responsabile del museo e Factory experience.
All'interno c'è l'evoluzione dell'azienda e dei modelli prodotti dal 1963 ad oggi, dalle vetture classiche ai modelli in serie limitata. E la mostra dell'artista e fotografa Lucrezia Roda 'The industrial perspective' allestita all'interno del museo, svela il dietro le quinte dei processi lavorativi. Una mostra temporanea per tutto il 2025 che si inserisce nel calendario delle iniziative promosse in occasione del World Art Day, oltre a rappresentare un nuovo capitolo nell’impegno costante del museo nel valorizzare il dialogo tra arte, industria e territorio. “Riprendendo il filone dell'arte, quest'anno il museo espone la mostra fotografica di Lucrezia Roda, in cui viene raccontato il processo di trasformazione e di come si passa dal prodotto grezzo alle auto da sogno, una mostra che accompagna i visitatori al museo. 'Con questo progetto ho voluto restituire lo stupore che si prova nell'entrare in un luogo dove ogni dettaglio ha una funzione, ma anche una forma, una luce, una tensione narrativa”, dichiara Lucrezia Roda. “Il mio sguardo si muove in equilibrio tra ordine e caos, tra la precisione del sistema produttivo e l’imprevedibile espressività degli spazi industriali. Fotografare Lamborghini ha significato entrare in una dimensione dove la produzione diventa visione.' Nel museo si vive il passato e presente, con i modelli come la Sesto Elemento, fino alla prima Lamborghini, la 350GT. Un punto d'incontro per diverse generazioni. “Il bello di lavorare in un luogo come questo – spiega Camerini - è di vedere nonni e nipoti che si emozionano come è successo davanti alla Miura”. E nel museo è possibile ammirare la Countach, nel suo colore originale verde.
Marco Amendola
Marco Amendola
Marco Amendola. Formazione Dams Cinema presso Università di Bologna. Giornalista videomaker nel settore informazione e media, si occupa di attualità, automobilismo e approfondimenti di cos..
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