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Quando e come la fotografia è diventata arte

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Come abbiamo visto molti artisti usarono la fotografia per sostituire il dipinto o per creare composizioni che sarebbero difficili da riprodurre


Quando e come la fotografia è diventata arte
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Oggi giorno la fotografia è parte integrante della nostra vita, che tu sia un grafico, un artista o uno studente delle superiori avrai sempre a che fare con una foto, ti capiterò di guardare un’immagine sul cellulare o scattarsi un selfie. Foto sopra Fonte: Unsplash.com.

Chiunque può scattare delle foto più o meno artistiche, grazie a uno scatto fortunato o di un momento particolarmente bello. Grazie anche ad alcuni software è possibile migliorare la foto per renderla ancora più bella e particolare, ad esempio si può migliorare la luce, il colore, inoltre è possibile rimuovi sfondo online per rendere la tua foto unica e inimitabile. Abbiamo parlato di foto artistiche ma non sempre sono state considerate come opere d’arte, anzi all’inizio della storia della macchina fotografica la fotografia veniva vista come uno strumento demoniaco, fu solo in seguito grazie ad alcuni movimenti artistici come il dadaismo che ha avuto la sua rivalsa.

Oggi grazie alla tecnologia e nuove frontiere culturali l’arte ha preso nuove sfaccettature e nuove definizioni. Oggi la fotografia è una vera e propria opera d’arte, si organizzano mostre e concorsi fotografici. Ma come e quando la fotografia è riuscita a ottenere questo “titolo”?         

LA NASCITA DELLA MACCHINA FOTOGRAFICA


Fonte: Pinterest.it

La macchina fotografica venne presentata presso l’accademia delle scienze e delle arti di Parigi nel 1839. Questa nuova tecnologia fu vista subito in modo negativo da parte dei pittori dell’epoca, descrivendola come la morte della pittura, in quanto sembrava essere la sua principale rivale. All’inizio la macchina fotografica aveva diverse funzioni per gli artisti, ma per i pittori più esperti l’unica sua funzione era quella di poter “riprendere” il momento che si voleva riprodurre in tela in modo da non perderlo e poi dipingere in seguito, infatti uno scatto era una questione di secondi, al contrario il dover riprodurre un paesaggio su tela avrebbe richiesto ore di lavoro e perdendo così una determinata composizione.

Ma anche per la creazione di ritratti si è rivelata un’invenzione straordinaria in quanto il modello non doveva più stare fermo per ore. 

LA FOTOGRAFIA TRA PAURA E INNOVAZIONE 
Abbiamo detto come la fotografia veniva vista dai grandi artisti “mainstream” dell’epoca, ma invece per i pittori che avevano un talento mediocre o per quelli che appartenevano alle correnti artistiche d’avanguardia come i futuristi e i dadaisti capirono subito il suo potenziale. Ad esempio gli artisti con meno talento utilizzarono la fotografia per creare ritratti, anche se i prezzi per produrre una foto erano elevati riuscivano a rimanere simili a quelli dei pittori più famosi. Uno dei primi artisti a usare la fotografia come mezzo espressivo per sostituire il ritratto e per creare uno strumento per documentare altre forme d’arte fu Man Ray. Una delle sue foto più famose fu quella con Gertude Stein con il ritratto che le fece Picasso. Nel corso del tempo il ruolo della fotografia si diversificò, non era solo mera riproduzione ma anche un modo per documentare determinati momenti storici (venne utilizzate durante le guerre per documentare questa tragedia) ma anche per rendere fruibile a tutti opere d’arte o paesaggi che per molti sono difficili da raggiungere. Ma non tutti i grandi artisti classici hanno avuto paura e disdegno della macchina fotografica, ad esempio Van Gogh definiva la fotografia come solo rappresentazione della realtà e non poteva andare oltre il realismo.

LA FOTOGRAFIA COME OPERA D’ARTE 
Come abbiamo visto molti artisti usarono la fotografia per sostituire il dipinto o per creare composizioni che sarebbero difficili da riprodurre, ma basta questo per definirla opera d’arte? Per molti anni la risposta fu no, ma dopo una lunga rivoluzione iniziata negli anni 20 del 900 la portarono a essere considerata tale. La fotografia, in Italia, vede nascere la sua tutela editoriale alla fine degli anni 70 con l’entrata in vigore del d.p.r. 8 gennaio 1979, n. 19 che modificò la Legge Autore del 1941. Ma cosa distingue una foto artistica da una che non lo è? Prima di tutto devono essere creative e in grado di poter trasmettere qualcosa, che sia un pensiero o un’emozione e non deve essere una mera riproduzione della realtà ma la deve rielaborare.
La fotografia vive costantemente nella dicotomia di amore e odio, non tutti la considerano come un’opera d’arte, specialmente a causa di alcuni personaggi pubblici che fanno passare anche un semplice selfie come tale. Al contrario molti professionisti riescono a trasmettere emozioni anche dalla foto di una semplice mano e grazie alla tecnologia è possibile arricchirla sottolineando ancora di più ciò che vogliono comunicare. Infine la pittura e la fotografia con l’arte moderna si scambiano i ruoli. Ci sono opere di disegnatori iperrealistiche che cercano di imitare una foto e fotografie che in post produzione prendono l’aspetto di un dipinto. 
L’arte può essere fatta con qualsiasi cosa l’importante è trasmettere emozioni.

Redazione Pressa
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La Pressa è un quotidiano on-line indipendente fondato da Cinzia Franchini, Gianni Galeotti e Giuseppe Leonelli. Propone approfondimenti, inchieste e commenti sulla situazione politica, ..   Continua >>


 
 
 
 


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