L'evento presso la sede provinciale dell'associazione in di via Piave a Modena alla presenza del presidente nazionale Confesercenti Gronchi, del presidente regionale Domenichini, del presidente provinciale Rossi, che ha aperto l'evento moderato dalla Direttrice provinciale dell'Associazione Marvj Rosselli. In un dibattito che ha preso spunto sui temi emersi dalla relazione di Elisa Martinelli, docente di Economia e Gestione delle Imprese presso Unimore, nella sua relazioneLe piccole imprese, schiacciate tra la concorrenza dell’online e l’aumento dei costi aziendali, rischiano di chiudere, con conseguenze drammatiche per la vitalità sociale e urbana. Il Presidente Confesercenti Emilia-Romagna, Dario Domenichini, ha denunciato l’assenza di politiche coerenti a sostegno del commercio di vicinato:
“Si continua a sostenere l’importanza sociale ed economica del commercio di prossimità, ma senza azioni concrete. Il risultato è la chiusura di tante imprese e il degrado dei nostri centri storici. Confesercenti si batte da tempo per un piano straordinario di sostegno e sviluppo con al centro la piccola impresa, autentica ricchezza dei territori.”
Le soluzioni: rigenerazione urbana, formazione e cambio di paradigma
Per uscire dalla crisi, serve un cambio di modello. Lo ha sottolineato Elisa Martinelli, docente di Economia e Gestione delle Imprese presso Unimore, nella sua relazione “Terziario di prossimità: fattori evolutivi e prospettive future”:“Il terziario di prossimità affronta sfide epocali che impongono un cambio di paradigma. Dalla gestione della transazione si deve passare alla cura della relazione, mettendo al centro il cliente e l’esperienza. Servono offerte uniche, prodotti sostenibili e tracciabili, competenze digitali e formazione continua per una crescita sostenibile e profittevole.”
Anche il Presidente Nazionale di Confesercenti, Nico Gronchi, ha indicato la strada della rigenerazione urbana come chiave per il rilancio:
“Abbiamo oltre 500 distretti urbani del commercio in Italia. Abbiamo chiesto al Governo un fondo ad hoc, alimentato dalla Web Tax (230 milioni di euro), per investire nella rigenerazione urbana. Il nuovo modello deve avere una dimensione europea, con risorse, idee e voglia di fare da parte dei territori.”
Le piccole imprese come presìdi di comunità
A introdurre l’assemblea, il Presidente Provinciale Confesercenti Modena Mauro Rossi ha ricordato il valore sociale delle piccole imprese:“Sono molto più di attività economiche: sono presìdi di prossimità, luoghi di comunità e socialità. Quando si spengono le loro luci, perdiamo vitalità sociale, sicurezza urbana, lavoro e memoria condivisa. Servono investimenti nella formazione, innovazione, semplificazione burocratica, affitti calmierati, valorizzazione del sapere locale e consumo consapevole. Difendere le piccole imprese è un atto di resistenza civile.”
Un confronto aperto sul futuro
L’assemblea, aperta dal saluto del Sindaco di Modena Massimo Mezzetti, ha visto la partecipazione di rappresentanti istituzionali e imprenditori, uniti dalla volontà di salvaguardare l’identità economica e sociale delle città. Botteghe, servizi, saperi e relazioni sono il cuore pulsante dei territori: per mantenerli vivi, serve un impegno collettivo e una visione nuova.Nella foto, da sx: Domenichini (Pres. regionale), Rossi (Pres. provinciale), Rosselli (Direttrice Provinciale Confesercenti Modena), Gronchi (Pres. nazionale)


 
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