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Ammontano a 64,7 miliardi di euro gli aiuti diretti stanziati dai governi Conte e Draghi alle imprese e
ai lavoratori autonomi in questo primo anno di pandemia. Risorse, comunque, che in buona parte devono essere ancora erogate. Lo stima l'Ufficio studi della Cgia, che con un comunicato aggiunge
che fino a ora gli imprenditori italiani hanno beneficiato di 27 miliardi di euro, mentre le risorse ascrivibili alla legge di Bilancio 2021 e quelle riconducibili al 'decreto Sostegni' espleteranno i propri effetti principalmente nel corso di quest'anno.
Sebbene in termini assoluti questi 64,7 miliardi di euro costituiscono un importo molto rilevante, tuttavia, se rapportati ai circa 350 miliardi di euro di contrazione del fatturato registrato dalle aziende italiane nel 2020, 'compensano' solo il 18,5 per cento dei mancati ricavi totali.
E' evidente, prosegue la Cgia, che a fronte di questi numeri c'è ora la necessità che sul fronte delle misure a sostegno delle imprese e dei lavoratori autonomi il governo Draghi cambi registro. Servono aiuti più 'pesanti' e copertura dei costi fissi.
Secondo la Cgia di Mestre merita poi un approfondimento particolare il decreto Sostegni la prima misura economica approvata dal governo Draghi. Di seguito si riportano alcune simulazioni sull'entità del contributo a fondo perduto che nelle prossime settimane riceveranno le attività che sono state maggiormente colpite dagli effetti negativi provocati dal Covid.
Secono l'associazione, a un bar che nel 2019 ha fatturato 90 mila euro e a causa della pandemia l'anno scorso ha perso il 50 per cento del fatturato, l'importo che gli verrà riconosciuto nelle prossime settimane sarà di 2.
250 euro, praticamente il 5 per cento della perdita; a un' agenzia di viaggi che nel 2019 ha registrato un fatturato di 200 mila euro e l'anno successivo ha subito un calo dello stesso dell'80 per cento, gli verrà riconosciuto un rimborso di 6.667 euro, pari al 4,2 per cento della perdita di fatturato; un albergo che nel 2019 ha fatturato 500 mila euro e nel 2020 ha visto contrarsi lo stesso del 60 per cento, riceverà 10 mila euro, 'coprendo' il 3,3 per cento delle perdite; una piscina o una palestra con un fatturato di 2 milioni di euro e un calo del medesimo registrato nel 2020 del 75 per cento, 'porterà' a casa 37.500 euro. Cifra che ammonta al 2,5 per cento della perdita subita; a una azienda tessile con un fatturato 2019 di 7 milioni di euro e una perdita avvenuta nel 2020 del 35 per cento, gli verrà riconosciuto un indennizzo di 40.833 euro. Importo, quest'ultimo, che compenserà l'1,7 per cento delle perdite.
Redazione Pressa
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