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Anche se il valore della produzione nel 2017 è in calo (seppur leggero), quelli della cooperativa di assistenza Domus Assistenza sono da tempo, e rimangono, numeri da SpA. Anche se la ragione sociale rimane quella di una società cooperativa. Forte di 1602 dipendenti e da tempo in grado di vincere appalti garantendo non solo la gestione, ma ancora prima la costruzione, o la ristrutturazione degli immobili gestiti. Ed è così che sul piano generale, anche il bilancio relativo allo scorso anno della cooperativa sociale Domus Assistenza di Modena (aderente a Confcooperative) è stato contrassegnato da un risultato soddisfacente che la conferma protagonista nel mercato provinciale dei servizi alla persona.
L’anno scorso il valore della produzione è stato di 44,1 milioni di euro, in lieve calo (-1,58%) rispetto al 2016. Il costo del lavoro ha raggiunto i 32,1 milioni di euro, di cui 31,8 milioni (il 98,93%o) per retribuire i soci.
Al 31 dicembre 2017 la forza lavoro risultava composta da 1.602 persone (tre in più rispetto all’anno precedente), così suddivise: 742 nell’area anziani, 616 nell’area disabili, 172 nell’area educativa-scolastica, 23 nell’area sanitaria e 49 nella sede.
L’area anziani, che apporta a Domus Assistenza oltre la metà del fatturato, è quella che ha maggiormente sofferto il ritorno di alcune gestioni alla pubbliche amministrazioni.
«Tuttavia la nostra cooperativa ha difeso le proprie posizioni di mercato accettando nuove sfide, come la gestione completa di strutture protette o centri diurni/residenziali», afferma il presidente di Domus Assistenza Gaetano De Vinco.
Ricordiamo che la cooperativa è impegnata nella realizzazione a Ravarino di una Casa residenza anziani per conto dell’Unione Comuni del Sorbara, in sostituzione dell’attuale Cra “Dalla Chiesa”, e a Modena della struttura che andrà al posto della “Ramazzini”.
Inoltre il Comune di Montecreto ha dato il nullaosta al progetto “2.0” del centro residenziale per disabili adulti Casa della Mariola di Acquaria. Il bando è stato affidato a Domus Assistenza, che gestisce il centro dal 2001. La cooperativa si è impegnata a costruire un nuovo edificio che ospiterà anche il centro diurno Bucaneve 2 di Poggioraso di Sestola. La nuova struttura diventerà un centro misto dedicato all’assistenza di disabili psico-fisico-mentali adulti medio-gravi.