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Gelate fuori stagione, grandine, e anche le malattie delle piante stanno mettendo in ginocchio agricoltori e frutticoltori dell'Emilia-Romagna, che si appellano al governo. La denuncia arriva durante il presidio di questa mattina promosso da Confagricoltura, Cia-Agricoltori italiani, Copagri, Confcooperative, Legacoop Agroalimentare e Agci regionali, davanti alla prefettura di Bologna, a cui ha partecipato anche l'assessore regionale all'Agricoltura Alessio Mammi. I manifestanti, una cinquantina in tutto, hanno consegnato al prefetto le richieste per risollevare il settore. I numeri della crisi, che coinvolge circa 20.000 aziende agricole, 60.000 occupati e un patrimonio di oltre 50.000 ettari complessivi di frutteto, sono impietosi: 'Pensate che quest'anno su alcune tipologie di frutta abbiamo raccolto dal 20 al 30% di un raccolto normale, che è insostenibile per chiunque- spiega Cristiano Fini, presidente Cia Emilia-Romagna- noi vogliamo essere messi nelle condizioni di fare il nostro mestiere'.
Purtroppo, prosegue Fini, 'l'annata è stata pesantissima, le aziende stanno chiudendo e vediamo abbattimenti continui di frutteti'. Un 'dramma' non solo per le imprese agricole e le famiglie degli agricoltori, ma anche per 'la filiera nei settori della trasformazione, distribuzione e nell'indotto'. Senza contare che 'non si riesce più ad assumere manodopera, perché non ce n'è bisogno'. Il rischio, prosegue Fini, è che con numeri così ridotti anche il consumatore, 'che ci sta chiedendo prodotti e ortofrutta made in Italy, se noi non riusciamo a produrli non li troverà più sulle dispense, ma troverà qualcosa proveniente dall'estero'. Per questo 'è un problema di tutti, non solo degli agricoltori'.
E allora ecco l'appello al governo. Tra le soluzioni immediate, le associazioni chiedono liquidità, la modifica e il rifinanziamento della legge 102 sulle calamità, 'per poter dare delle risorse liquide agli agricoltori per poter arrivare alla prossima annata', e una 'moratoria sui mutui'. Ma l'aiuto non può essere solo economico: gli agricoltori infatti denunciano 'tantissime fitopatie, che insieme alle gelate stanno falcidiando i nostri raccolti'. Per questo l'appello viene fatto anche al mondo della ricerca, che possa fornire 'strumenti per continuare a produrre' per far fronte a malattie e nuovi patogeni.
'Il ferrarese, il forlivese, il modenese sono le zone dove abbiamo le maggiori difficoltà- aggiunge Marcello Bonvicini, presidente Confagricoltura Emilia-Romagna- liquidità, modifica legge 102 e rifinanziamenti, per superare questo momento difficile, sennò si andrà alla completa perdita di questo importante settore che è gia decimato da diversi anni'.
Redazione Pressa
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