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ITA Ceramiche guarda al futuro con SACMI, completando un ambizioso progetto nella direzione dell’automazione totale di processo. Al centro della fornitura, il nuovo forno SACMI, un modello ad alte prestazioni con capacità produttiva di oltre 10mila mq al giorno ed equipaggiato con i più recenti sistemi per il recupero calore.
Così l’azienda di Fiorano Modenese oggi si presenta sul mercato con un rinnovato brand “I.TILES born in Maranello”.
Una rivoluzione completa, per ITA Ceramiche, che comprende tutte le movimentazioni a monte ed a valle della macchina termica. Con la nuova fornitura, tutti i pezzi in uscita dalla smalteria e diretti al nuovo forno vengono infatti movimentati su veicoli laserguidati LGV, di fornitura SACMI. Grazie all’automazione degli stoccaggi, sarà possibile saturare la maggiore capacità produttiva del forno, lungo 117 metri e dalla larghezza utile di 2.950 mm.
Automatizzata anche la fase di carico-scarico forno, con panconatrici automatiche che depositano i pezzi su ulteriori LGV diretti alle linee di scelta e rettifica, configurate per la gestione di 16mila mq/giorno, le due nuove linee fornite – equipaggiate ciascuna con 7 impilatori – sono state progettate da SACMI per rispondere ai fabbisogni produttivi della clientela che, accanto alla storica produzione 320x320 cm, comprendono oggi un ampio mix produttivo, composto dai formati 170x620, 220x900, 200x1200, 300x600, 600x600, 600x1200, 450x450, 200x400, 200x200 ed in fine entro maggio 2021 entrerà in produzione il 900x900.
“Questo investimento realizzato con SACMI – osserva il presidente di ITA Ceramiche, Andrea Spagni – ci consente di perseguire un duplice obiettivo: aumentare ulteriormente la qualità dei nostri prodotti e ampliare versatilità e flessibilità delle 6 linee presse-smalteria, intercettando cosi con i nuovi prodotti ulteriore clientela nei segmenti a più alto valore aggiunto del mercato”.
Un incremento stimato della produzione pari a 5mila mq al giorno arrivando così a 24 mila mq.
Proseguiremo poi nel 2022 alla realizzazione della seconda fase del progetto, che prevede il totale rinnovo delle movimentazioni legate agli altri due forni con la sostituzione del più vecchio dei due, portando così la produttività a oltre 29 mila mq al giorno.