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“Sosteniamo pienamente la proposta degli Azzerati di istituire in Regione Emilia Romagna una commissione di inchiesta sulla vicenda Carife. Però nessuna responsabilità dovrà essere taciuta: non quelle di Bankitalia che non vigilò a dovere su quanto stava accadendo, non quelle del governo Renzi che mise le mani in tasca ai risparmiatori e nemmeno quelle di chi doveva gestire al meglio l’istituto e non lo fece”. Alan Fabbri, capogruppo Lega Nord in Regione commenta la richiesta arrivata dalle associazioni che rappresentano gli Azzerati per l’istituzione di una commissione di inchiesta regionale che chiarisca e approfondisca la vicenda del crac.
Tra gli imputati al maxi processo in corso, lo ricordiamo, vi è anche Paolo Govoni, presidente della Camera di Commercio di Ferrara e presidente della Cna regionale dal 2009 al 2017, a suo tempo legale rappresentante di Carife Sei.
“Siamo certi che un approfondimento ad opera di una commissione di inchiesta regionale possa essere utile per chiarire, ancor meglio, errori e responsabilità che hanno portato al crac”, spiega Fabbri “e per questo sosterremo con ogni mezzo la propostain sede regionale”.
E chiaro che “una commissione di inchiesta per dirsi tale deve essere attenta a far emergere tutte le responsabilità e non solo quelle di una parte”, continua Fabbri. “E nella vicenda Carife i responsabili sono numerosi”, continua. “Banca d'Italia che non vigilò a dovere considerando che Carife era commissariata dal 2013, il governo Renzi che insieme all’istituto negò il ricorso ad un fondo interbancario per un salvataggio in extremis con la scusa del divieto europeo di concedereaiuti di Stato”, fino alla “decisione scellerata del Pd di mettere in campo il Salvabanche applicando per la prima volta nel nostro paese il bail-in, ancor prima che questo entrasse in vigore”.
Tutto questo “unito alla situazione di difficoltà dell’istituto creato da cattive gestioni ha portato il disastro che tutti i ferraresi conoscono bene” e certamente ora “una operazione di inchiesta regionale potrà essere utile a fare piena luce su una vicenda tanto grave e dolorosa per il nostro territorio”.
Redazione Pressa
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