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Lavoratrice Coop Legno: 'Con chiusura futuro delle famiglie a rischio'
La Pressa
'Una congiuntura difficile, e per questo ci appelliamo alle istituzioni, alla lega delle cooperative, alle imprese locali per non lasciare soli i lavoratori'

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Con 65 dipendenti e una storia di oltre 70 anni alle spalle l'ex Cooplegno di Castelvetro poi diventata Cores Italia ha chiuso i battenti. Motivo? Mancanza di liquidità, ovvero niente soldi in cassa per mantenere in piedi l'azienda, arrivando allo scioglimento. 'Siamo in forte difficoltà - racconta Valentina Prete, lavoratrice 39enne dell'azienda – in quanto siamo preoccupati per il nostro futuro e con le famiglie a carico non è facile. Attualmente siamo in cassa integrazione ordinaria ma il futuro è incerto'.
In ballo ci sono decine di lavoratori fra i 55 e i 65 anni, di cui il 70% donne, un'età anagrafica in cui diventa difficile trovare lavoro di questi tempi.
Specializzata nel settore delle porte, Cores Italia è una realtà locale che fino a pochi anni fa impiegava 300 lavoratori, poi calati nel corso degli anni a 105 e infine agli ultimi 65. Nel 2017 arriva la prima crisi, e Cooplegno si trasforma in Cores Italia Soc. Coop, con i lavoratori stessi che salvano l'azienda diventandone soci mettendoci i propri risparmi e la liquidazione. Ma nonostante un fatturato intorno ai 12 milioni di euro anni, Cores Italia fatica a stare sul mercato e lentamente inizia a erodersi la liquidità per mantenere in piedi l'azienda. 'Servirebbe una ricapitalizzazione dell'azienda, che significa per i soci lavoratori metterci fra i 10 e i 15mila euro ciascuno, ma è difficile', spiega Rodolfo Ferraro che rappresenta i lavoratori edili, legno e materiali da costruzione per la Cgil Modena. 'E' successo che con la riduzione dei bonus edilizi, il caro energia, e meno ordini si è creato un progressivo peggioramento mentre servirebbero investimenti per rimodernare gli impianti e per consumare al tempo stesso meno energia. Una congiuntura difficile, e per questo ci appelliamo alle istituzioni, alla lega delle cooperative, alle imprese locali per non lasciare soli questi lavoratori, e per ricollocarli'.
Cgil Modena si è riunita mercoledì 5 marzo al Forum Monzani per l'Assemblea delle assemblee della Cgil di Modena per l’avvio della campagna sui 4 referendum sul lavoro più quello sulla cittadinanza. 'I temi sono quelli per cui abbiamo raccolto le firme un anno fa, cioè per ridurre spazi d'intervento dei licenziamenti illegittimi, o la sicurezza sul lavoro negli appalti. Dobbiamo guardare all'Italia del futuro e rendere il lavoro fondamentale per lo sviluppo delle persone, dove non si lavora con la paura o sotto ricatto', è l'affondo di Daniele Dieci, segretario Cgil Modena con un commento sulla situazione modenese: 'Le aziende locali sono molto esposte fra export, c'è un aumento del precariato e degli ammortizzatori sociali con la classe padronale che guarda solo ai profitti, mentre Confindustria non ha firmato l'accordo per l'istituzione di un tavolo di composizione delle crisi istituito in Comune a Modena'.
Marco Amendola
Marco Amendola
Marco Amendola. Formazione Dams Cinema presso Università di Bologna. Giornalista videomaker nel settore informazione e media, si occupa di attualità, automobilismo e approfondimenti di cos..
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