Le lavoratrici e i lavoratori continuano a perdere un'importante fetta di salario ogni mese, mentre il suo stipendio come quelli di ogni altro dirigente Stellantis continuano a crescere. La sua remunerazione di 37 milioni di euro equivale a quella di mille operai solo quando hanno la possibilità di lavorare tutti i giorni. Oltretutto, si parla di almeno 100 milioni di euro di buona uscita quando l’AD lascerà Stellantis il prossimo anno'.'La crisi non riguarda tutti, ma solo quelli che la ricchezza dell'azienda la producono nei fatti con la loro manualità e la loro esperienza, senza i quali non si accenderà mai una lampadina e non girerà mai una ruota. È giusto continuare a rivendicare integrazioni salariali e tredicesime piene. C'è bisogno di un piano pubblico di conversione e sviluppo che ponga al centro il bene della collettività e dei lavoratori e non i profitti degli azionisti. Finora la gestione da parte degli amministratori delegati ha determinato la garanzia solo dei loro lauti profitti, mancanza di investimenti e piani industriali e crisi per i lavoratori'.
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