Da anni Lapressa.it offre una informazione libera e indipendente ai suoi lettori senza nessun tipo di contributo pubblico. La pubblicità dei privati copre parte dei costi, ma non è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge, e ci segue, di darci, se crede, un contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di
modenesi ed emiliano-romagnoli che ci leggono quotidianamente, è fondamentale.
La vertenza Mozarc Bellco, dopo sette mesi di mobilitazioni, incontri istituzionali e trattative, ha raggiunto di recente una soluzione industriale ed un Piano Sociale per la transizione a Tianyi Norrdia in un nuovo assetto organizzativo. Lunedì 17 marzo l’assemblea delle lavoratrici e dei lavoratori Mozarc Bellco ha validato, votando a maggioranza, l’ipotesi di accordo relativa all’intero impianto che consentirà di gestire l’articolata operazione di riorganizzazione. Il percorso prevederà più fasi che si svilupperanno tra il passaggio nella nuova compagnia, previsto per l’autunno, e le soluzioni industriali individuate: Livanova e Mozarc stessa opereranno all’interno del sito aziendale assieme a Norrdia. A confermarlo i sindacalisti Lisa Vincenzi, Filctem Cgil Modena e Alberto Suffritti, Femca Cisl Emilia Centrale
Di seguito i 9 punti per l’occupazione e il piano industriale per le 230 persone coinvolte:
- il riassorbimento di 29 persone alle dipendenze di Mozarc;
- il passaggio, tramite cessione di ramo d’azienda, sotto le dipendenze di Tianyi Norrdia che impiegherà stabilmente tra le 82 persone subito, e le 125 persone nell’arco di un triennio;
- ricollocazione presso altre aziende che si sono rese disponibili ad accogliere lavoratori in Cassa Integrazione, tra le quali Livanova, che impiegherà fino a 30 persone a tempo indeterminato all’interno dello stabilimento Bellco;
- l’attivazione della Cassa Integrazione per Transizione Occupazionale per tutto il personale coinvolto;
- percorsi di pre-pensionamento basati su piena integrazione salariale del periodo mancante al requisito pensionistico. Per i lavoratori fragili prevista la disponibilità a trovare soluzione per un accompagnamento alla pensione, anche attraverso isopensione (uno strumento che consente l’anticipo della pensione a carico dell’azienda), fino a 7 anni;
- servizio di ricollocamento attivo fornito da un’azienda specializzata nel settore;- procedura di licenziamento basato sulla non opposizione (ossia su base volontaria) per la quale sono previsti incentivi all’esodo in base all’anzianità lavorativa complessiva in Bellco;
- incentivi una tantum per le lavoratrici e i lavoratori che passeranno da Mozarc in una delle soluzioni industriali;
- incentivo una tantum per le lavoratrici e i lavoratori in somministrazione che resteranno in cassa integrazione per un possibile ripescaggio nelle soluzioni industriali.
'I sindacati Filctem Cgil e Femca Cisl - si legge in una nota - esprimono soddisfazione per un accordo che conserva fino a 182 posti di lavoro (pari all’80% del totale), la qualità dei contratti e mantiene il sito attivo portando nuovi soggetti internazionali nel distretto biomedicale. Viste le scelte di protezionismo USA questo è un momento importante per il settore biomedicale che potrà avere spazi di crescita in un diverso assetto globale. L’unione delle lavoratrici e dei lavoratori nelle mobilitazioni dello scorso giugno, la straordinaria risposta della cittadinanza e delle istituzioni ad ogni livello, dal locale al ministeriale, ci hanno consentito di raggiungere un importante risultato generato dalle macerie di una crisi che pareva non avere soluzione'.
Gianni Galeotti
Nato a Modena nel 1969, svolge la professione di giornalista dal 1995. E’ stato direttore di Telemodena, giornalista radiofonico (Modena Radio City, corrispondente Radio 24) e consiglie.. Continua >>