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'Saranno la campagna di raccolta frutta e la vendemmia le attività che maggiormente beneficeranno del ritorno dei voucher in agricoltura'. Lo afferma Coldiretti Emilia Romagna in merito all’approvazione dell' emendamento sui voucher nel DL “Dignita” che riapre le porte all’utilizzo dei voucher proprio a partire con le attività agricole principali dell’estate. Con i voucher – sottolinea Coldiretti regionale – circa 10 mila posti di lavoro occasionale possono essere riportati in trasparenza in Emilia Romagna.
“Con il loro ritorno in agricoltura – ha detto il presidente di Coldiretti Emilia Romana, Mauro Tonello – si riaffermano i principi originari senza gli abusi che si sono verificati in altri settori, anche perché nelle campagne i beneficiari erano e restano soltanto disoccupati, cassintegrati, pensionati e giovani studenti che non siano stati operai agricoli l’anno precedente, tra l’altro impiegati esclusivamente in attività stagionali”.
“E’ importante – precisa il direttore regionale, Marco Allaria Olivieri – assicurare al settore uno strumento semplificato, agile e flessibile che risponda soprattutto ad un criterio di tempestiva e disponibilità all’impiego e dall’altra sia capace di garantire forme di tutela dei lavoratori ed integrazione del reddito alle categorie più deboli in un momento in cui se ne sente particolare bisogno”.
La normativa che aveva sostituito i voucher – ricorda Coldiretti regionale - è stata un vero flop in agricoltura dove ha fatto crollare del 98% in valore l’uso dei buoni lavoro innanzitutto per effetto di un eccesso di inutile burocrazia.
I voucher – ha ricordato Coldiretti Emilia Romagna – erano stati introdotti per la prima volta in via sperimentale nel 2008 per la vendemmia proprio per le peculiarità dell’offerta di lavoro nelle campagne.
Nel corso degli anni successivi l’agricoltura – sottolinea ancora l’organizzazione – è stata l’unico settore che è rimasto praticamente “incatenato” all’originaria disciplina “sperimentale” con tutte le iniziali limitazioni (solo lavoro stagionale e solo pensionati, studenti e percettori di integrazioni al reddito) a differenza di altri settori. Non è un caso – precisa Coldiretti Emilia Romagna – che il numero di voucher impiegati nelle campagne dell’Emilia Romagna siano rimasti stabili e addirittura in calo, passando dai 400 mila del 2013 (8,2% del totale) ai circa 350 mila dell’ultimo anno di applicazione (solo il 2,6% del totale).
Redazione Pressa
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