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Si mettono a disposizione e si candidano a posti di potere e lautamente retribuiti solamente perchè 'in tanti' l'hanno loro chiesto. La legislatura sta finendo, le elezioni si avvicinano e così, come sempre, il ritornello si ripete.
Nel Pd (perchè finora a Modena il 90% dei posti che contano se lo sono spartiti i Dem) si mette a disposizione Stefano Vaccari, pronto a ricandidarsi per un posto in Senato, e si mette a disposizione Francesca Maletti, anch'ella pronta ad ambire - dopo tanto penare a lodar l'ex rivale Muzzarelli - a una poltrona romana. Si mette a disposizione Matteo Richetti e si mette a disposizione lo stesso Giancarlo Muzzarelli per tentare il bis in Comune (meglio un posto a Roma, ma piuttosto che niente...), si metterà a disposizione per lo stesso motivo Giuseppe Boschini, si metterà a disposizione Ludovica Ferrari e si metterà certamente a disposizione Stefano Bonaccini, tra due anni, per un nuovo mandato da presidente della Regione.
Eh beh, è la gente che lo ha 'loro' chiesto. Che uno si immagina la Maletti o Bonaccini o Vaccari per strada fermati da orde di passanti, zombie senza guida che scongiurano i loro leader di candidarsi a qualcosa. Uno si immagina Ludovica Ferrari scappare via da una marea di questuanti che la pregano di candidarsi a sindaco oppure è logico pensare a un esercito di fan pronte allo sciopero della fame pur di rivedere in Parlamento Richetti.
Politici da sempre, che - salve rare eccezioni - mai hanno lavorato nella vita (a parte il lavoro dei politici appunto), che hanno fatto piroette e conversioni spettacolari pur di star dalla parte dei vincenti, che ora generosamente accettano - con immondo sacrificio si intende - di prendere 7500 euro al mese (tra stipendio e indennità varie) come consiglieri regionali o 10mila al mese come parlamentari. Oppure accontentarsi di 5400 euro lordi per governare Modena come fosse un ducato.
Modena lo ha loro chiesto e loro - politici di razza - hanno riposto Presente. Nuovi martiri civili, eroi senza macchia, santi che sacrificano tutto per il bene comune.
Leo
Redazione Pressa
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