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In piena febbre da derby in vista della sfida di domenica tra il Modena calcio e Reggio Audace, da Reggio Emilia arrivano notizie che se confermate sarebbero clamorose per il futuro societario del Modena calcio.
Le trattative tra il patron del Carpi e mister Gaudì Stefano Bonacini e Romano Sghedoni (nelle foto) per una fusione tra le due società, trattative delle quali La Pressa aveva dato conto, si sarebbero improvvisamente interrotte. L'idea era quella di un accordo (tecnicamente appunto una fusione) che permettesse al Modena calcio, pur non promosso dalla D visto il deludente campionato e i sei punti dalla capolista Pergolettese, di sbarcare in Serie C attraverso il titolo sportivo del Carpi calcio che si sta avviando a una retrocessione dalla B. I biancorossi poi avrebbero ripreso (verosimilimente dalla D) con l'attuale socio di minoranza Claudio Caliumi e Bonacini sarebbe diventato dg di un Modena presieduto da Sghedoni e orfano di Romano Amadei.
Il tutto con buona pace di Carmelo Salerno e il suo 25% di quote.
Ebbene, come confermato da una recente dichiarazione dei vertici Canarini che hanno espresso il desiderio di continuare con l'asse attuale, la trattativa si sarebbe bruscamente interrotta e così Bonacini si sarebbe in questi giorni avviato a una simile procedura con i tanto 'odiati' (dai modenesi) cugini reggiani. Carpi in fondo è a metà strada tra Reggio e Modena e a Bonacini interessa soprattutto potersi cimentare con una squadra con un numero considerevole di tesserati. Reggio o Modena poco importa. Così, non si sa quanto armato di buone intenzioni o spinto piuttosto dalla voglia di rifarsi corteggiare dal patron Kerkoll Sghedoni, Bonacini ha iniziato un dialogo con il presidente di Reggio Audace Luca Quintavalli e col suo staff. Il meccanismo è sempre lo stesso: fusione tra Carpi e Reggio Audace, Reggiana in C e Carpi che riparte dalla D.
Ricordiamo che il percorso recente di Reggio Audace è del tutto simile e speculare a quello dei Canarini. Nata nell'agosto 2018, Reggio Audace ha ereditato il titolo sportivo della storica Ac Reggiana, estromessa dal campionato di C per motivi finanziari appesantita da un buco di circa 6 milioni. Proprio in questi giorni il marchio della storica Reggiana 1919 è stato deciso andrà all'asta, anche se Quintavalli spera ancora di convindere il curatore fallimentare Costetti ad accettare la proposta di acquisto di tutto ciò che è rimasto del club per una cifra vicina ai 70mila euro.
Uno scenario che, ovviamente, getta nuove rivalità in vista dell'attesissimo derby di domenica (quasi 3mila e 500 biglietti venduti). Canarini contro Granata e il patron Biancorosso Bonacini gli spalti a tifare per... come detto, poco importa.
Giuseppe Leonelli
Redazione Pressa
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