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'Il re è nudo' gridava con ingenuo candore il bambino della nota favola di Andersen. Anche oggi il re è nudo, ma pochi - a differenza di quanto avveniva nella fiaba danese - vogliono vederlo. Il pacifismo cancellato, il vuoto del politicamente corretto, la radicalità ostentata solo nella difesa dei diritti ritenuti 'accettabili', la censura di ogni voce dissonante, hanno tolto uno dopo l'altro i vestiti all'imperatore che incarnava il pensiero 'democratico' e 'di sinistra'.
Ora quel pensiero che aveva scaldato i cuori, che aveva dato un senso alla vita di intere generazioni, che aveva riempito le piazza di utopie e di speranza, è ridotto a un manichino spoglio. Nudo. Asessuato. Sterile.
Il Pd, principale partito chiamato a raccogliere quell'eredità, mostra oggi tutta la scandalosa e vergognosa nudità. Eppure non se ne avvede. O almeno così sembra.
Come è possibile pensare di cercare la Pace armando un popolo e obbedendo alla richieste di un presidente che ha addirittura fatto la lista dei carriarmati e dei missili dei quali ha bisogno?
Come è possibile pensare di costruire un mondo nuovo, guidato da principi diversi, aumentando la spesa militare fino al 2% del Pil?
Come è possibile invitare i propri iscritti, il proprio 'popolo' qualcuno direbbe, ad appendere le bandiere della Pace alle finestre e contemporaneamente varare il terzo Decreto governativo in poche settimane che prevede l'invio di armi di ultima generazione in Ucraina?
Non è possibile. Semplicemente. L'Anpi, con lo stesso candore del bimbo di Andersen, lo ha detto. E questo ovviamente non significa appoggiare l'aggressione folle del presidente Putin, significa semplicemente dire l'ovvio.
Dire che la Pace non si fa con la guerra, che alimentare il mostro bellico vuol dire alimentare una spirale infinita e che in base alla logica del sostegno armato all'aggredito occorrerebbe inviare armi per intervenire in conflitti in mezzo mondo.
Lo ha detto il Papa. Lo ha detto l'Anpi.
A Roma lo ha detto, l'Anpi, e questa mattina lo ha ripetuto a Modena, quando la scaletta degli interventi - proprio all'ultimo - ha consentito all'Associazione partigiani di dire la propria. Ma il sindaco Pd di Modena, lo stesso che ha sempre citato l'Anpi e l'antifascismo come guida suprema, lo stesso che ha voluto togliere la cittadinanza onoraria a Mussolini, queste parole dell'Anpi non le gradisce. Cita lo zio partigiano al quale qualcuno nel '43 inviò armi... Come se l'esempio fosse pertinente. Come se la Costituzione all'articolo 11 non fosse cristallina.
Ma non importa la pertinenza, l'importante è far tacere il grido del bambino, zittire quella impertinente voce della coscienza. Annullare quel monito, per fare ancora finta di essere vestiti di tutto punto, camminando per strada a testa alta come se nessuna vedesse le vergogne scandalosamente esposte al vento. Questa è la strategia del Pd di Governo, a Roma come a Modena. E i principali media applaudono. Battete le mani forte forte, suonate le trombe e colpite la grancassa, van bene anche le note di Bella Ciao o quelle dei Maneskin, non importa: la voce del bambino va soffocata.
Giuseppe Leonelli
Redazione Pressa
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