Tre anni di reclusione. È quanto patteggiato dal 41enne C.V., il pirata della strada che a inizio anno investì e uccise Bruna Vaccari a Concordia sulla Secchia, dandosi poi alla fuga, e che ora si trova agli arresti domiciliari. Il giudice per le udienze preliminari gli ha inoltre sospeso la patente per 1 anno e 6 mesi.
'La tragedia lasciò un intero paese senza parole – spiegano Chiara Santolin e Michele De Bona, referenti a Modena di Giesse risarcimento danni a cui si sono rivolti i figli dell’anziana – Bruna Vaccari è stata investita vicino casa, mentre attraversava la strada per raggiungere il suo dirimpettaio, rimasto vedovo da poco. Le mancavano ormai pochi metri. Il primo a soccorrerla fu il figlio del vicino di casa, mentre l’automobilista scappò e venne rintracciato nei giorni successivi'.
L’incidente avvenne verso le 18 del 16 gennaio 2025. C.V., alla guida dell’autocarro Citroen Berlingo, stava procedendo lungo la strada provinciale per Novi, in direzione Concordia sulla Secchia, a una velocità di circa 80 chilometri orari su un tratto in cui vigeva il limite a 50. L’automobilista non si accorse dell’anziana e la investì. Sul posto non vennero trovati segni di frenata.
'Se C.V. avesse rispettato i limiti di velocità, l’incidente, con molta probabilità, non si sarebbe verificato perché Bruna Vaccari avrebbe avuto il tempo di concludere l’attraversamento della carreggiata in sicurezza' - conclude Santolin, di Giesse.



