Truffa anziana per 10.000 euro: minorenne bloccato e denunciato

Attraverso il raggiro del finto incidente il diciassettenne si era recato a casa della signora, ottenendo da lei monili e bancomat. Le indagini della Polizia di Stato hanno portato al fermo alla stazione di Napoli
I fatti risalgono al 4 settembre scorso. Nella mattinata la vittima era stata contattata sulla sua utenza telefonica da una persona che, spacciandosi per un carabiniere, le aveva comunicato che la figlia, coinvolta in un incidente stradale, era stata accompagnata in caserma e che per liberarla era necessario pagare una somma di danaro.Ad ingenerare nella donna la convinzione che quanto riferito fosse vero, nel corso della telefonata in sottofondo si sentivano urla e lamenti di una voce femminile.
Poco dopo un ragazzo si era presentato a casa della signora, qualificandosi come carabiniere, per ritirare la somma di denaro richiesta. Non avendo soldi in contanti, il giovane si era impossessato di numerosi monili del valore complessivo di circa 10 mila euro e di due tessere bancomat, che dopo poco aveva utilizzato presso uno sportello atm per prelevare 1600 euro.La signora, una volta realizzato di essere stata raggirata e truffata, si era recata immediatamente in Questura per denunciare quanto accaduto.
La Squadra Mobile, coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Bologna, si è subito attivata, individuando dapprima lo sportello bancomat, ubicato nei pressi della stazione ferroviaria, dove era stato effettuato il prelievo; grazie poi all’analisi delle telecamere di videosorveglianza e alle informazioni acquisite dalla vittima, gli agenti hanno intuito che il giovane potesse essersi recato in stazione per allontanarsi da Modena e far così perdere le proprie tracce.Con la collaborazione della Polizia Ferroviaria di Modena, Bologna e Napoli, l’indagato è stato rintracciato presso la stazione ferroviaria del capoluogo campano. Nella sua disponibilità aveva ancora tutti i preziosi sottratti all’anziana signora e la somma di 1600 euro in contanti.
Ieri, tutto il maltolto è stato restituito alla 80enne. Tra i preziosi recuperati anche la fede nuziale appartenuta al coniuge da poco defunto.
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