A quanto pare dalla sentenza di condanna a due anni di reclusione in comunità inflitta ai i tre autori, due minorenni e un diciottenne minorenne al tempo dei fatti - della notte di vandalismi commessi su bus rubati nella notte del 21 aprile, finita con lo sfondamento dell'accesso alla scuola Meucci, non sono contemplate pene rieducative e risarcitorie del danno nei confronti della comunità carpigiana. Tema sul quale il Sindaco di Carpi, sottolineando di non volere entrare nel merito della sentenza, ritorna oggi, rivolgendosi nuovamente al giudice. “Non commento la sentenza in sé, d’altronde avevamo chiesto, noi per primi, una pena esemplare. Vorrei solo evidenziare che, come anticipato in Consiglio comunale, l’amministrazione si è dimostrata disponibile ad una soluzione ulteriore e ha inteso dare al Giudice la possibilità di integrare la pena con una forma di restituzione rieducativa alla nostra comunità così duramente colpita da questo atto”.
Nella foto, l'accesso dell'istituto Meucci, sfondato da uno dei bus al termine della folla corsa notturna