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Lusingava e convinceva ragazzi minorenni ad avere rapporti a sfondo sessuale caricando di piccole e ripetute somme di denaro le loro tessere prepagate, facendo regali o fornendo loro droga che a sua volta lui riceveva da due pusher di fiducia, un italiano ed un marocchino, entrambi maggiorenni, sottoposti all'obbligo di dimora. Si tratta di un 38enne di Vignola arrestato questa mattina dai finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza Modena in esecuzione ad una Ordinanza di custodia cautelare giunta al termine di articolate indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Bologna e dirette dal Sostituto Procuratore - dr.ssa Manuela Cavallo.
Indagini avviate a seguito di alcune denunce presentate presso la Tenenza della Guardia di Finanza di Vignola da alcuni genitori che avevano notato il comportamento anomalo dei propri figli minori.
Tutti segnalavano come, negli ultimi tempi, il tenore di vita dei ragazzi fosse particolarmente elevato rispetto agli standard, con sfoggio di abiti firmati e strumenti tecnologici di cui le famiglie ignoravano l’origine.
Il sospetto, che ha poi trovato riscontro nel corso delle indagini, era quello che i loro figli potessero essere indotti da un concittadino di loro conoscenza e di età adulta a subire atti di natura sessuale in cambio di soldi, droga o altre utilità.
I preliminari accertamenti hanno consentito di individuare a carico del sospettato una serie di
anomale operazioni finanziarie consistenti in plurimi versamenti su diverse carte prepagate per modeste somme unitarie ma ripetute nel tempo, per importi complessivi di alcune centinaia di migliaia di euro, oltre ad un discreto flusso di frequentazioni presso l’abitazione del medesimo.
I successivi approfondimenti investigativi hanno permesso di confermare totalmente i sospetti avanzati dai denuncianti, sia con riguardo all’attività di spaccio e consumo di sostanze stupefacenti, sia con riferimento al compimento di atti di natura sessuale.
All’esito delle indagini, il GIP del Tribunale di Bologna - dr.ssa Roberta Dioguardi - accogliendo le richieste avanzate dal PM inquirente emetteva l’ordinanza applicativa di misura cautelare personale nei confronti dei 3 indagati eseguita stamani dalle Fiamme Gialle vignolesi con l’accompagnamento presso la casa circondariale di Modena del trentottenne e con la notifica dell’obbligo di dimora per gli altri due soggetti.
Redazione Pressa
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