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Cavezzo, cimitero per dare sepoltura ai feti: Cgil critica

Cavezzo, cimitero per dare sepoltura ai feti: Cgil critica

Il sindaco: 'Gesto di umanità per quei bambini che non ce l'hanno fatta o che, per qualsiasi motivo, sono stati abortiti'


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'Il Giardino degli Angeli è un'iniziativa volta a fornire un servizio pubblico, che viene attivato su richiesta dei genitori'. Il sindaco di Cavezzo Lisa Luppi risponde alle perplessità sollevate dal Coordinamento Donne Spi Cgil Area Nord e Cgil Mirandola in merito all'area nel cimitero di Cavezzo che è stata destinata alla sepoltura dei feti che non hanno raggiunto le 20 settimane di gestazione. Lo scorso 15 ottobre è stata effettuata l'inaugurazione dello spazio, per il quale sono stati realizzati anche una targa ed una scultura.

'Preoccupazione che questa iniziativa possa tramutarsi in un boomerang, come purtroppo accaduto in altre città, per donne che accedono all’interruzione volontaria di gravidanza. A Roma, ad esempio, nel 2020 molte donne che fecero ricorso all’aborto terapeutico scoprirono che i feti erano stati sepolti con tanto di indicazione del nome delle madri, a loro insaputa e con una grave violazione del diritto alla privacy. Vigileremo dunque sul futuro di quest’area, con l’intento di fornire supporto a tutte le donne indipendentemente dalle loro legittime scelte' - aveva detto la Cgil.

'L' Idea è nata dal Servizio Accoglienza alla Vita di Cavezzo, gruppo che fa capo al Movimento Per La Vita ed è stata accolta in quanto 'gesto' dall'importante valore etico e civile.
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Non si tratta di una iniziativa di carattere religioso o meno – continua il sindaco -, proprio per una sensibilità che può essere non religiosa i genitori attivano un servizio per poter seppellire il feto e avere un luogo concreto per portare un fiore sulla tomba del proprio bambino. Invito quindi il coordinamento Spi Cgil Area Nord e Mirandola ad un incontro, al fine di mostrare ciò che abbiamo realizzato. Non vi è assolutamente nulla di particolare in questa iniziativa e non vi sono secondi 'fini' – sottolinea Luppi – ma riguarda un gesto di umanità per quei bambini che non ce l'hanno fatta o che, per qualsiasi motivo, sono stati abortiti. E' giusto che i genitori possano avere l'opportunità di scegliere e decidere di garantire una sepoltura. Non vi è alcun legame con il servizio offerto ai genitori e le iniziative, organizzate in altre città di Italia, contro l'interruzione volontaria di gravidanza. L'area realizzata rappresenta solo l'opportunità, per i genitori, di avere un luogo concreto in cui dedicare un pensiero al proprio bambino se lo ritengono giusto'.
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