La novità principale riguarda l'automedica. L’automedica diurna continuerà a essere attiva per 12 ore sia a Vignola che a Maranello, mentre quella notturna (12 ore) avrà come luogo di partenza Pozza di Maranello. Confermato l’attuale presidio infermieristico sui mezzi di soccorso di Rocca Malatina, Zocca e Montese. Verrà inoltre consolidato l’accordo operativo con l’Ausl di Bologna per l’utilizzo dei mezzi nelle aree di confine, come appunto quella tra Bazzano e il vignolese.
'La distribuzione dell’intera flotta dei mezzi di soccorso, quindi, viene considerata nell’ambito ampio della rete d’emergenza territoriale, con l’obiettivo di rendere più efficace la risposta clinico-assistenziale della rete del 118. L’intero percorso, come richiesto dai sindaci del Distretto, sarà oggetto di costante monitoraggio e rendicontazione' - fa sapere la Ctss.'Molte le novità contenute nel documento, che delinea anche il percorso che l’Ospedale dovrà fare rispetto all’identificazione e consolidamento di una vocazione chirurgica, integrata e complementare agli altri nodi della rete, in particolare di area sud. Sarà dunque previsto in questa logica lo sviluppo delle principali specialità operatorie (Chirurgia generale, Ortopedia, Otorinolaringoiatria, Oculistica, Urologia e Ginecologia) e dell’Ortopedia. Tale percorso porterà poi al completamento della presenza dell’anestesista h 24 (ora non attivo di notte) in coerenza con l’utilizzo più esteso delle sale operatorie.
Già previsti anche 930mila euro di investimenti sulla struttura che ospita l’Ospedale, per il miglioramento dell’impiantistica, il rifacimento di parte della pavimentazione e dei percorsi interni e per migliorare l’accessibilità degli ambienti più frequentati, come la fisioterapia. Una serie di interventi che saranno presentati in occasione del sopralluogo nella struttura già fissato in novembre.
Per quanto attiene al Pronto Soccorso, sarà incrementato l’organico medico in modo da garantire un doppio turno medico notturno. La misura sarà attivata in contemporanea alla riorganizzazione, in ottica di rete territoriale, dell’automedica.
Entro il primo semestre del 2026 verrà attivato l’Ambulatorio per le urgenze a bassa complessità, pensato per dare risposte ai bisogni clinici minori, riducendo la pressione sul Pronto soccorso e aumentando la capacità di presa in carico tempestiva dei pazienti con il coinvolgimento e la sinergia dei Medici di medicina generale. Previsto, infine, anche un percorso partecipato con la comunità che accompagni la realizzazione della nuova Casa della comunità e dell’Osco di Vignola (cantieri in corso nella zona della tangenziale vignolese) che avranno valenza distrettuale' - aggiunge la nota. 'Avevamo chiesto che gli impegni messi a punto in questi mesi di confronto franco con Ausl fossero messi nero su bianco – conferma il sindaco di Vignola Emilia Muratori a nome dei sindaci del Distretto –. La riorganizzazione dei servizi sanitari è un tema molto sensibile per i nostri concittadini. Pur comprendendo quindi le necessità di una razionalizzazione, facendoci portavoce delle preoccupazioni della nostra comunità, abbiamo chiesto che venisse esplicitato il quadro complessivo dello sviluppo dei servizi sanitari del Distretto, dal sistema di emergenza-urgenza all’Ospedale alla medicina del territorio, e che l’intero percorso venga costantemente monitorato nei suoi risultati concreti'. Anche l’assessore alla Sanità della Regione Emilia-Romagna, Massimo Fabi, ha fatto pervenire il suo messaggio, a completamento del percorso avviato lo scorso settembre alla sua presenza. 'Oggi – ha osservato - è un giorno importante per il Distretto di Vignola e la sua comunità: tutta la sua rete sanitaria compie, infatti, un netto passo in avanti, potenziando i propri servizi, garantendo una migliore assistenza, anche nelle ore notturne e nei casi di emergenza-urgenza, venendo incontro alle esigenze manifestate in questi mesi dalle istituzioni e dai cittadini. Rimodulare l'offerta di servizi sanitari non significa ridimensionarla, ma tutto il contrario: ovvero adeguarla alle nuove necessità, in un'ottica di utilizzo più efficace delle risorse a disposizione. La Regione continuerà a monitorare da vicino gli effetti di questo percorso in una logica di confronto costruttivo con tutti gli attori coinvolti'.
Carpi
A seguire, l’Ufficio di Presidenza CTSS ha preso atto del verbale del Comitato Interdistrettuale di Carpi e Mirandola che si è tenuto lo scorso 14 ottobre con la partecipazione dei sindaci dei due Distretti. Sull’area nord della provincia, per la prima volta, la strategia di riordino della rete sanitaria provinciale prevede la complementarietà e la sempre più stretta integrazione tra gli ospedali di Carpi e Mirandola, con funzioni differenziate ma coordinate, per garantire equità, prossimità e sostenibilità dei servizi dell’intero territorio. La prosecuzione dell’iter per la realizzazione del nuovo ospedale di Carpi andrà dunque di pari passo con investimenti a favore dell’Ospedale S. Maria Bianca di Mirandola. Nel documento approvato si prende atto che i sindaci hanno condiviso la necessità di una collaborazione trasparente e di una visione di rete, superando la logica competitiva tra territori, per valorizzare le risorse interne e garantire servizi di qualità ai cittadini.
Il Presidente Massimo Mezzetti, che in apertura di seduta ha ricordato il quadro generale della sanità provinciale, con particolare attenzione alla necessità di una programmazione che sia sempre più integrata e al contempo sostenibile, anche alla luce delle difficoltà di reclutamento del personale sanitario, ha poi concluso esortando le Aziende sanitarie a procedere speditamente per la realizzazione dei progetti presentati. 'Penso di poter dire che in questi giorni, con il sindaco Emilia Muratori, in rappresentanza di tutti i sindaci dell'Unione Terre di Castelli, abbiamo fatto un buon lavoro per chiarire tutti gli aspetti che potessero rendere ampiamente condiviso anche con questo territorio il documento di riforma del sistema di emergenza-urgenza approvato nell'ultima Conferenza territoriale Socio Sanitaria - conclude Mezzetti -. La CTSS conferma dunque il proprio impegno a promuovere un sistema sanitario provinciale integrato, equo e sostenibile, in ascolto delle esigenze delle comunità locali'.





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