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Modena, torna il Festival della Migrazione: dal cardinale Zuppi a Luca Casarini

Modena, torna il Festival della Migrazione: dal cardinale Zuppi a Luca Casarini

'Troppa la propaganda, troppe le informazioni non veritiere e l’enfasi data alla presunta eccezionalità o all’emergenza del fenomeno migratorio'


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Vivian Lamarque e il cardinale Matteo Zuppi, Sonny Olumati e il Ministro del Lavoro Marina Calderone, Michele de Pascale e Maurizio Ambrosini; Awa Fall e Giulio Terzi di Sant’Agata, ma anche Nogaye Ndiaye, Luca Casarini, don Mattia Ferrari. Sono soltanto alcuni degli oltre cento ospiti della decima edizione del Festival della Migrazione che, da piccola esperienza nata a Modena, ha ormai consolidato una presenza nazionale sempre più significativa. Solo per citare le piazze capoluoghi di provincia, il Festival quest’anno sarà (tra il 22 e il 31 ottobre, con una importante “coda” nel post festival fino a inizio dicembre) a Milano, Firenze, Bologna, Rovigo, Ferrara, Forlì, Reggio Emilia, oltre naturalmente a Modena, Carpi e in tanti altri comuni della provincia modenese.
Raccontare dieci anni del Festival della migrazione è come raccontare un po’ la storia del Paese. Il tema delle migrazioni è una questione sulla quale si è giocato tanto nella politica come pure nel dibattito pubblico sociale e culturale. Quali sono stati e sono tuttora gli assi portanti di questa avventura iniziata da un gruppo di amici, dall’associazione Porta Aperta con Fondazione Migrantes e Università di Modena? I punti sono rimasti pressoché invariati nonostante nel frattempo si siano succeduti governi di vario colore e con maggioranze diverse.
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Le parole del presidente dell’associazione Festival della Migrazione, Edoardo Patriarca: 'Anzitutto abbiamo raccontato la realtà del fenomeno migratorio con verità e onestà. Abbiamo scritto nella nostra Agenda politica (una serie di proposte concrete e realizzabili) che “Viviamo in emergenza dimenticando che le migrazioni sono un fenomeno strutturale, inestinguibile, che andrebbe accompagnato da una narrazione onesta fondata sulla verità delle cose, sulla realtà conosciuta e accolta per quella che è. Troppa la propaganda, troppe le informazioni non veritiere e l’enfasi data alla presunta eccezionalità o all’emergenza del fenomeno migratorio che offuscano le cause più profonde e le dinamiche effettive”. Abbiamo sempre dichiarato – riprende Patriarca - che il Festival è anche un evento politico nella sua accezione più nobile, per la costruzione di comunità sempre più fraterne e accoglienti, plurali e ricche di diversità. La nostra Agenda scritta a più mani con il contributo del Comitato scientifico intende offrire ai soggetti pubblici e privati e alle istituzioni una bussola, un orientamento per governare un fenomeno strutturale che si gestisce solo con politiche lungimiranti e stabili nel tempo'.
 

L’assessore alla sicurezza del Comune di Modena Alessandra Camporota spiega: «Il Comune di Modena conferma anche quest'anno la sua partecipazione alla decima edizione di un Festival necessario, cresciuto anno dopo anno.
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Il tema che approfondiremo, nel tradizionale seminario da noi organizzato, nel pomeriggio del 23 ottobre, ospiti anche quest'anno del Salone arcivescovile, riguarda le sfide e le opportunità, nelle nostre città plurali, di una compiuta integrazione dei nuovi cittadini. Ne parleremo con il prefetto Rosanna Rabuano, Capo Dipartimento libertà civili e immigrazione del Ministero dell’Interno, con il professor Paolo Morozzo della Rocca, dell'Università per stranieri di Perugia e con i giornalisti Marco Damilano e Paolo Lambruschi, quest'ultimo in veste di moderatore'.

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Il Festival della Migrazione è un progetto dell’associazione Coordinamento per il Festival della Migrazione, promosso da Fondazione Migrantes e Porta Aperta. Il sostegno è garantito da Regione Emilia-Romagna, Fondazione di Modena, Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì, Chiesa di Modena, Chiesa di Bologna, Csv Terre Estensi, oltre che da Bper e Cna; i patrocini sono dei comuni di Modena, Bologna, Carpi, Soliera, Vignola, Sassuolo, Spilamberto, Fiorano. In collaborazione con Unimore, Università di Ferrara, Alma Mater di Bologna, Università di Padova, Università di Firenze, L’Altro Diritto, Università Cattolica, Comune di Castelfranco Emilia.
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