Le modifiche proposte dall’OMS
Gli emendamenti approvati a maggio 2024 dall’Assemblea Mondiale della Sanità introducono nuovi strumenti per la gestione delle emergenze sanitarie, tra cui:La definizione di “emergenza pandemica” come categoria distinta.
Meccanismi per un coordinamento più rapido tra gli Stati.
Impegni per un accesso equo a vaccini, farmaci e diagnostica.
Nuove linee guida per la comunicazione del rischio e il contrasto alla disinformazione.
A maggio 2025 è stato inoltre approvato un accordo pandemico globale che impegna i Paesi firmatari a rafforzare la cooperazione internazionale nella prevenzione e risposta alle pandemie.
La posizione degli Stati Uniti
Gli Stati Uniti hanno formalizzato il rifiuto degli emendamenti il 18 luglio 2025. In una nota congiunta, i segretari di Stato Marco Rubio e della Salute Robert F. Kennedy Jr. hanno contestato:La scarsa trasparenza del processo negoziale.
L’introduzione di concetti giudicati vaghi o politicamente orientati, come “solidarietà” e “equità”.
Il rischio di una limitazione della sovranità nazionale nelle decisioni sanitarie.
Possibili impatti negativi sulla libertà di espressione e sulla privacy dei cittadini.
Il governo statunitense ha anche espresso la volontà di rafforzare le proprie
La scelta italiana
Anche l’Italia, con una lettera del Ministro della Salute Orazio Schillaci inviata all’OMS il 18 luglio, ha comunicato il proprio rifiuto degli emendamenti IHR. Il governo ha inoltre scelto l’astensione durante il voto sull’accordo pandemico.Le motivazioni richiamano quelle statunitensi:
Riaffermazione della competenza esclusiva nazionale in ambito sanitario.
Rifiuto di qualsiasi vincolo che possa incidere su misure come lockdown, restrizioni ai viaggi o obblighi vaccinali.
Preoccupazione per un possibile ampliamento non giustificato delle prerogative dell’OMS.