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Il profeta del 'Sì sì vax' dichiara di essere finanziato da aziende che producono vaccini: ma dirlo ora è tardi

Il profeta del 'Sì sì vax' dichiara di essere finanziato da aziende che producono vaccini: ma dirlo ora è tardi

Pregliasco doveva dirlo chiaramente in premessa prima di ogni intervista e di ogni ospitata. Ma ai tempi le sue parole veniva prese come il verbo della Scienza


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'Io sottoscritto Fabrizio Pregliasco dichiaro che negli ultimi quattro anni ho avuto rapporti diretti di finanziamento con i seguenti soggetti portatori di interesse commerciali in campo sanitario: Gsk, Sequirus, Bayer, Jansen, Sanofi, Bausch & Lomb, Lilly, Pfizer, Moderna, Novavax, Procter & Gamble'. Queste dichiarazioni del professor Pregliasco nell'ambito della commissione parlamentare di inchiesta sull'emergenza Covid, risuonano come una beffa rispetto alla narrazione dominante sulla gestione della pandemia Covid. Parliamo di una delle star televisive a sostegno della campagna vaccinale, uno dei tre tenori (insieme a Bassetti e Crisanti) della imbarazzante canzone di Natale che molti ricorderanno 'Sì sì Vax'.

La deputata Fdi

'Il professor Fabrizio Pregliasco, direttore della Scuola di specializzazione in Igiene e medicina preventiva dell’Università degli studi di Milano, nel corso dell’audizione della commissione Covid, ha ammesso di aver avuto negli ultimi quattro anni rapporti diretti di finanziamento con diversi soggetti portatori di interessi commerciali in campo sanitario. Come Fratelli d’Italia riteniamo non attendibili e quindi inutilizzabili audizioni di esperti che hanno conflitti di interessi di questo tipo e stupisce che un aspetto così importante non sia stato evidenziato e denunciato anche da chi per anni ha fatto dell’onestà e della trasparenza una vera e propria bandiera politica'.
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Così in una nota la deputata Alice Buonguerrieri, capogruppo di Fratelli d’Italia in commissione Covid.

Il mulino bianco

Si perchè non è ininfluente che uno dei massimi sostenitori della vaccinazione di massa (donne in gravidanza e ragazzi compresi) fosse finanziato dalle principali case farmaceutiche produttrici di vaccini. O almeno, era corretto che il quadro dei finanziatori che il professore per legge ha dovuto rendere noto in Commissione, venisse esplicitato a tempo debito, quando le sue parole venivano presentate come 'neutre' e portatrici della verità imparziale della 'Scienza'.
Qui non sono in discussione l'efficacia o gli effetti avversi del vaccino, non è una questione medica, ma di principio, di democrazia e trasparenza. Pregliasco doveva dirlo chiaramente in premessa prima di ogni intervista, prima di ogni ospitata, i cittadini meritavano di saperlo per scegliere con tutte le informazioni utili a disposizione: 'Ora esplicito le mie convinzioni sulla campagna vaccinale, ma per correttezza devo dirvi che sono finanziato dalle case che producono i vaccini'. Questo, ovviamente, non è stato detto. E dirlo ora, quando ormai i vaccini sono stati venduti e inoculati è tardi. Non serve a nulla.
O meglio a qualcosa serve. Serve a ricordare a tutti che di imparziale non vi è niente e che non viviamo nel mondo del mulino bianco, come giustamente ha sottolineato Pregliasco stesso.
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Serve per fare memoria della sospensione di democrazia vissuta durante la pandemia, quando ogni contronarrazione era etichettata come complottista, quando era lecito accusare chi non voleva sottoporsi a quel trattamento sanitario nei modi peggiori (criminali, cani, sorci, esseri da ridurre come poltiglia verde e ai quali appendere un cartello al collo).
Questo è successo in Italia e con questa cattiveria e crudeltà solo in Italia: lavoro vietato per gli over 50, ragazzi di 12 anni lasciati a piedi dall'autobus, medici sospesi, persone confinate in casa e impossibilitate a entrare nei luoghi pubblici... E' successo. Questo è stato il mulino nero vissuto da chi (a torto o a ragione, non importa) disse 'no' e che ora è anche costretto a sentirsi dire candidamente da uno degli oracoli del verbo vaccinale che a pagarlo erano le case produttrici di vaccini.
Giuseppe Leonelli
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Direttore responsabile della Pressa.it.
Nato a Pavullo nel 1980, ha collaborato alla Gazzetta di Modena e lavorato al Resto del Carlino nelle redazioni di Modena e Rimini. E' stato vicedirettore...   

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