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Esattamente un anno fa, il 17 gennaio 2018, e in campagna elettorale come oggi, Elisabetta Scardozzi, consigliere comunale a Modena del Movimento 5 Stelle, finiva mangiata dal lupo Gian Carlo Muzzarelli. Lo scorso anno fu in occasione della cittadinanza onoraria a Vasco Rossi, che il sindaco pensò bene di consegnare al “Komandate” nel pieno della campagna elettorale, e in occasione dell’inaugurazione di uno spazio recuperato all’ex Amcm, violando in tal modo le regole di par condicio.
Violazione per la quale il Comune è stato in seguito condannato sulla base di un esposto presentato dal giornale La Pressa.
Si vede che la Stellata Elisabetta Scardozzi ha una specie di attrazione verso Muzzarelli e il Pd che in campagna elettorale non riesce a trattenere. Si scatena in lei una reazione ormonale sinistra che nemmeno il movimento del vaffanculo riesce ad arginare.
Leggo che nella seduta di ieri sera ha salvato l’amministrazione Muzzarelli in occasione di un voto tecnico che riguardava l’iter di bilancio, e per questo è stata lungamente applaudita dal Pd.
Queste sinistre manine annidate nei 5 Stelle, sono lì da 5 anni e sempre pronte a fiancheggiare il Pd. Se, come ho letto, i 5S modenesi “Hanno varcato il punto di non ritorno” non posso che compiacermi. In questi termini non solo non vanno fatti ritornare, ma non avrebbero nemmeno dovuto arrivare: meglio un Pd a viso aperto che un 5Stelle camuffato da finto oppositore.
Per non perdere tempo a scrivere di questo salvataggio che Elisabetta Scardozzi ha offerto alla Giunta Muzzarelli, mi sono andato a rileggere ciò che un anno fa scrissi di questa “barricadiera consigliera” in occasione della cittadinanza a Vasco Rossi.
Perché come vedrete, Elisabetta, ogni tanto si perde nel bosco del Pd e si affida ingenuamente al lupo.
“Dopo questo colpo da maestro con l’idea del “Concertone”, Muzzarelli ne ha tirata fuori un’altra: la cittadinanza onoraria al “Komandante”. E’ semplice dirlo così. Non ha fatto come i suoi predecessori che si limitavano a una sobria cerimonia in Consiglio comunale. Ci mancherebbe. Ha chiamato Vasco Rossi a ritirare la cittadinanza e nello stesso tempo a inaugurare uno spazio dedicato alla cultura facendosi sostituire nel taglio del nastro. Non basta. Siamo in campagna elettorale e con un coup de théâtre' si è esibito in un vero capolavoro: con la cittadinanza a Vasco Rossi, e la convocazione del Consiglio comunale in seduta solenne, ha neutralizzato tutte le minoranze. E, meno la consigliera Luigia Santoro del movimento “Idea”, ha trascinato tutti con sé. La Santoro non ha avuto paura di perdere, o di non guadagnare, qualche consenso politico: ha espresso voto contrario alla delibera di nomina del venerabile Rossi a cittadino onorario senza tante balle.
Il consigliere di FI Andrea Galli ha presentato un’interrogazione per violazione della par condicio in campagna elettorale, ma poi, ai microfoni della televisione rossa, Trc, si è affrettato a dire: “Oggi non è il giorno delle polemiche”. Suvvia! Ci mancherebbe! C’è una festa. Anzi, una specie di ballo mascherato: quasi nessuno era lì con la sua vera faccia. Elisabetta Scardozzi, una consigliera comunale del movimento del “Vaffanculo”, sembrava uscita dalla fiaba di Cappuccetto Rosso. Solo che lei nel bosco ha incontrato il lupo Muzzarelli che l’ha gentilmente presa per mano e portata ad ascoltare il canto del “Blasco” planetario. Poi l’ha mangiata e nessun cacciatore, nessun Grillo e nessun Casaleggio è venuto a salvarla. Fine della storia.
Già un’altra volta il lupo Muzzarelli ha abusato dell’ingenuità di questi celestiali stellati: hanno avuto l’ingenuità di proporre al sindaco un nome per la Fondazione Modena Arti Visive. Muzzarelli, da volpone, li ha accontentati. I ragazzotti nella loro ingenuità politica non sanno che un conto è rivolgersi alla maggioranza per suggerire una politica, e altro conto è suggerire nomi per incarichi che spettano per diritto e responsabilità a chi governa. Così come non sanno che indebitarsi equivale a farsi neutralizzare. Non hanno considerato che all’occasione, peraltro già avvenuta, anziché mandare affanculo il potere, secondo lo slogan del loro movimento, affanculo li ha mandati lui, Muzzarelli.
Peccato. Pensavo che i 5stelle potessero togliere al lupo le occasioni per addentare loro stessi e i modenesi. Se queste sono le opposizioni che dovrebbero togliere a Muzzarelli il potere, rimarrà sindaco a vita.
Adriano Primo Baldi
