Autonomia Emilia Romagna, Bonaccini tratta col Governo

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Prende il via la trattativa tra il Governo e l'Emilia-Romagna sulla richiesta di maggiore autonomia da parte della Regione. Il governatore Stefano Bonaccini ha incontrato oggi, insieme all'assessore Emma Petitti, il sottosegretario per gli Affari regionali, Gianclaudio Bressa, e in seguito vedra' anche il premier Paolo Gentiloni, 'al fine di illustrare lo stato di avanzamento del progetto'. Oggi e' stato dunque ufficialmente 'avviato il confronto Governo-Regione per l'attuazione del terzo comma dell'articolo 116 della Costituzione- si legge in una nota- per garantire ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia all'Emilia-Romagna. Durante l'incontro si e' stabilito un programma di lavoro che consentira' di definire le funzioni e le risorse per procedere all'intesa tra Stato e Regione da sottoporre al Parlamento'. L'avvio di questa procedura bilaterale tra Stato e Regione 'costituisce un primo importantissimo passo per l'attuazione, per la prima volta nella storia della nostra Repubblica, del regionalismo differenziato'.

 Intanto, in viale Aldo Moro i 5 stelle ritentano la strada del referendum, nonostante la loro proposta sia gia' stata bocciata dal Pd in Assemblea legislativa. Il gruppo M5s in Regione ha depositato un progetto di legge che va a modificare lo Statuto dell'ente, in modo da attribuire all'Assemblea legislativa la facolta' di indire un referendum consultivo, con cui chiedere ai cittadini un'opinione 'su materie o leggi di competenza regionale o sull'attivazione delle iniziative istituzionali necessarie per richiedere allo Stato l'attribuzione di ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia'. Secondo i 5 stelle, infatti, 'la legittimazione per potenziare l'autonomia della Regione non puo' che passare attraverso un referendum consultivo e solo in caso di esito positivo il presidente della Regione acquisira' la legittimazione dai cittadini ad agire in tal senso'.