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Il centrosinistra alle prossime elezioni 'può vincere', se però 'mette da parte i propri egoismi e mette insieme un programma per l'Italia'. Ne è convinto Stefano Bonaccini, presidente della Regione Emilia-Romagna, ospite questa mattina di Morning News su Canale 5.
Bonaccini prende dunque alla lettera l'appello a indossare 'gli occhi di tigre' in vista della campagna elettorale, come suggerito più volte in questi giorni dal segretario nazionale Enrico Letta.
'Io credo che si possa vincere', sostiene Bonaccini, con un programma che 'faccia leva su europeismo, ambiente, su cui la destra ha ben poco da dire, diritti civili e i temi del lavoro e dell'impresa'. Un programma che, per il centrosinistra, deve ripartire da quanto fatto in questi mesi dal Governo Draghi. 'Nell'agenda Draghi ci sono tanti punti che abbiamo sostenuto lealmente e cose importanti che vogliamo proseguire.
Ma l'agenda va anche aggiornata e migliorata, perché in quella maggioranza di governo c'era anche la Lega'. Serve quindi più attenzione 'alla questione sociale e a chi fa fatica ad arrivare a fine mese'. Ad esempio, secondo Bonaccini, il centrosinistra dovrebbe 'occuparsi di più anche delle partite Iva, dei liberi professionisti e dei commercianti, che in questi anni hanno fatto anche più fatica di un lavoratore dipendente'. Bonaccini si dice dunque 'convinto che se sapremo parlare all'Italia, non contro qualcuno ma per qualcosa, avremo qualcosa da dire. Perché il centrodestra è unito solo per prendere qualche voto in più, non mi pare ci siano molti chiari di luna dal punto di vista programmatico'.
Porte chiuse invece ai 5 stelle. 'I 5 stelle hanno fatto cadere un Governo che serviva al Paese - afferma Bonaccini - quindi hanno una responsabilità molto grave. E poi hanno rimesso in gioco Salvini, che era abbastanza nell'angolo e in difficoltà. Quindi quello che Letta dice è condivisibile'. Secondo Bonaccini, dunque, 'a livello nazionale mi pare impossibile allearsi dopo tutto quello che è successo nei giorni scorsi. Sarebbe come far finta di nulla' e significherebbe che 'le azioni e responsabilità in politica sono come acqua fresca da bere', avverte il presidente della Regione Emilia-Romagna.
Redazione Pressa
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