'La campagna politico-mediatica per la scarcerazione dello studente universitario detenuto in Egitto, rappresenta un'ingerenza negli affari interni di uno Stato sovrano e che ha come obiettivo primario il deterioramento dei rapporti diplomatici e commerciali con Il Cairo. Uno Stato strategicamente importante per il nostro sistema-Paese e fondamentale nella lotta contro il fondamentalismo e l'oscurantismo islamista. Inoltre non prendo lezioni dal Pd che ha avallato in nome dei 'diritti umani' aggressioni militari alla Jugoslavia, alla Siria ed ha appoggiato operazioni di destabilizzazione dei governi nordafricani (le cosiddette 'Primavere' arabe)'.'L'Italia aveva ottimi rapporti commerciali con Siria, Iran, Russia ed è stata penalizzata dalle sanzioni e dell'embargo. Questo per me è andare contro l'interesse nazionale. L'Egitto è importante per mille ragioni, lavori la diplomazia per i casi come quello dello studente, ma il clamore a volte è controproducente. Per tutto' - afferma a riguardo sempre sui social De Maio sostenendo in modo implicito la tesi di Rossi.
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