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Lotta ai cambiamenti climatici e frenata al consumo di suolo. Il presidente dell'Emilia-Romagna Stefano Bonaccini firma un patto bipartisn con i sindaci emiliani, Patrizia Barbieri di Piacenza, Federico Pizzarotti di Parma, Luca Vecchi di Reggio Emilia e Giancarlo Muzzarelli di Modena. Il protocollo, presentato oggi in Regione, prevede una collaborazione di quattro anni tra i capoluoghi per realizzare una analisi condivisa del territorio (con conseguenti limiti allo sviluppo) sulla base delle nuove norme urbanistiche fissate dalla Regione.
Ci sarà per questo un gruppo di lavoro permanente che accompagnerà la formazione dei piani urbanistici generali, da completare entro il 2022. 'Per la prima volta nella storia - dice Vecchi - quattro città capoluogo, nonostante colori politici diversi, condividono le linee strategiche per i prossimi dieci anni. È anche un messaggio all'italia e all'Europa che viene in una delle zone piu' difficili per i cambiamenti climatici'.
È 'la più bella immagine della politica amministrativa che potremmo dare a livello nazionale - chiosa Pizzarotti - Già facciamo squadra su turismo e cultura, oggi anche su questi temi. La volontà è rispettare dei canoni che ci rendano competitivi come Emilia'. L'area vasta 'la stiamo facendo sul serio. L'obiettivo è fare diventare sempre più competitivo l'asse dell'Emilia occidentale', dice Barbieri, prima cittadina di Piacenza, eletta da una coalizione di centrodestra, Lega compresa. 'Lavorare insieme non significa rinunciare alla propria autonomia - chiarisce - ma godere i benefici di una strategia di area vasta'.
Modena, osserva dal canto suo Muzzarelli, 'in questo modo diventa un altro ponte, un altro trattino, tra la città metropolitana di Bologna e il resto dell'Emilia'. 'Dovremo anche fare sforzi sul trasporto collettivo per ridurre i mezzi privati', sottoline Bonaccini. 'Apprezzo moltissimo che sindaci di tre esperienze politiche diverse, centrosinistra, centrodestra e civismo, abbiano lavorato insieme. Con la legge urbanistica solo in queste quattro città si sono eliminati 50 chilometri quadrati di urbanizzazione. Diamo un bel segnale ad altre città dell'Emilia-Romagna al paese. Lo sviluppo oggi può essere solo sostenibile o non può piu' essere', conclude il governatore dell'Emilia-Romagna.
Redazione Pressa
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