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Discoteche chiuse e treni stipati: scontro tra ordinanze Stato-Regione

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L'ordinanza regionale che da giugno ha rimosso il distanziamento fisico sui treni, ha cozzato con il distanziamento sui treni nazionali


Discoteche chiuse e treni stipati: scontro tra ordinanze Stato-Regione
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'Prima, viaggiando su Italo, ero stato sottoposto a termoscanner, e sul treno i posti erano segnati e contingentati per garantire il distanziamento fisico, poi, arrivato a Bologna, nel momento di salire sul treno regionale per Modena, è successa una cosa quantomeno curiosa, che ha creato stupore e disappunto tra i passeggeri. Sulla pensilina tante persone, più di quelle che sarebbe stato possibile fare salire per garantire il distanziamento. Ed ecco che anziché aggiungere carrozze, una voce all'altoparlante ci ricorda che in Emilia-Romagna, grazie all'ordinanza della Regione che dal giugno scorso aveva eliminato l'obbligo del distanziamento fisico sui treni regionali, lasciando solo l'obbligo di non occupare posti in piedi, consentirà di occupare tutti i posti disponibili. A quel punto tutte le persone salgono e ci troviamo in un convoglio veramente stipato. Di persone dotate di mascherina, certo, ma comunque stipato.

Come è possibile che a livello regionale si applichi una misura che di fatto risulta in contrasto con quella nazionale. E non era previsto che le ordinanze regionali potessero introdurre misure più restrive rispetto a quelle nazionalii e non più permissive?'.

Lo chiede Luca B, un nostro lettore che al termine del viaggio in treno dal doppio volto (quello su Italo e quello sul regionale), ci ha raccontato la sua esperienza, sottolineando come la discrepanza tra provvedimenti nazionali e regionali abbia generato molto disappunto tra i passeggeri, generando caos, scarsa chiarezza e preoccupazione. 'Si fanno sacrifici poi ci si trova in condizioni che rischiano di vanificare gli sforzi per proteggere e proteggerci' - afferma.

In effetti in queste ultime settimane, un po come all'inizio del lockdown, si è generata una gara tra regioni e governo, tra due massimi livelli istituzionali.

Due giorni fa Bonaccini, con una ordinanza regionale, dispose l'obbligo della mascherina in discoteca, sempre, e la riduzione del limite della capienza al 50%. Sottolineando come la Regione Emilia-Romagna, che di discoteche brulica, fosse così anticipatrice di quanto sarebbe successo a livello nazionale. Sbagliato. Evidentemente regioni e governo nazionale non si parlano poi come dicono di fare o se lo fanno non si capiscono, perché a due giorni dall'ordinanza Bonaccini, il ministro Speranza decide la chiusura delle discoteche. Senza se e ma.
Provvedimento ben diverso da quello dell'Emilia-Romagna di due giorni fa, con la sottolineatura che l'ordinanza nazionale cancella di fatto quelle regionali e toglie appunto alle regioni la possibilità di decidere in autonomia. Cosa che nello stesso giorno, oggi, non è successa, appunto, per i treni dove la differenza tra le ordinanze regionali e ministeriali è, come conferma la testimonianza del nostro lettore, è ormai abissale.

Simbolo di un caos generato da un accordo tra governo e regioni che di fatto non c'è e, forse, da interessi che si potrebbe supporre emergere dalla temporalità dei provvedimenti di chiusura, oltre che da una gara che si sta consumando, anche all'interno del PD, tra governatori. Chiudere le discoteche dopo quasi due mesi di apertura senza limiti se non quello della mascherina se in stretto contatto con altri e di ritrovi solo all'aperto, condito dalla decisione di rendere operativa l'ordinanza lasciando prima passare anche il fine settimana di ferrogosto, appare quasi come una beffa. Utile soprattutto a mantenere alta l'attenzione dei due governatori (Zingaretti e Bonaccini), su di loro in vista ed in funzione dell'altra gara d'autunno. Quella per la segreteria del partito.

Gi.Ga.

Redazione Pressa
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La Pressa è un quotidiano on-line indipendente fondato da Cinzia Franchini, Gianni Galeotti e Giuseppe Leonelli. Propone approfondimenti, inchieste e commenti sulla situazione politica, ..   Continua >>


 
 
 
 

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