'Il G7 è stato un successo, c’è stata una grande coesione e unità di vedute, in particolare sull’Ucraina. Il G7 sosterrà l’Ucraina per tutto il tempo necessario'. Ne è convinto il premier Mario Draghi. 'Il G7 resta ancora il punto di raccordo e di coordinamento più importante al mondo per la politica tout court su difesa, sicurezza ed economia internazionale. Occorre però, e il G7 ne è consapevole, sapere che siamo ormai una minoranza nel mondo, una minoranza potente indubbiamente ma pur sempre una minoranza' - ha aggiunto.
'Abbiamo riaffermato il nostro impegno sul fronte delle sanzioni, che è essenziale per riportare la Russia al tavolo dei negoziati. Tutti i leader concordano sulla necessità di limitare i finanziamenti alla Russia ma allo stesso tempo rimuovere la causa principale dell’inflazione. Abbiamo dato ai nostri ministri il compito di lavorare per applicare con urgenza un tetto al prezzo del gas e del petrolio'.
'La presenza di Putin al G20? Il presidente indonesiano Widodo lo esclude, è stato categorico: non verrà. Non so quel che può succedere, forse un intervento da remoto. Vedremo' - ha aggiunto Draghi.
'Negli ultimi giorni c’è stato un costante progresso delle forze russe, tutti guardiamo quel che succede sul campo e ci facciamo domande. Non significa che il sostegno all’Ucraina non continui, e continui in maniera adeguata. I momenti della guerra cambiano ma non cambia l’unità e il sostegno del G7 all’Ucraina. Non c’è pace se l’Ucraina non riesce a difendersi. Altrimenti non c’è pace ma sottomissione e oppressione. Finora è stata una sorpresa per tutti, nessuno pensava a inizio conflitto che l’Ucraina potesse difendersi come ha fatto'.
Draghi: 'Il G7? Siamo minoranza, potente ma minoranza'
'Putin non verrà al G20. Non so quel che può succedere, forse un intervento da remoto. Vedremo'
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