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'Io sono stato candidato in questo collegio anche cinque anni fa. E rappresento senza alcun imbarazzo la posizione del Pd di cui ho apprezzato il senso dello Stato e le scelte coraggiose che ha fatto, come sostenere lealmente il governo Draghi. Il muro di Berlino è caduto da quasi 35 anni. Tenerlo in vita artificialmente e' ridicolo'.
Lo dice Pierferdinando Casini al Corriere della Sera. Vittorio Sgarbi la preoccupa? 'Lo conosco da tanti anni. E poichè non sono uno sprovveduto, la sua strategia non mi sfugge. Ma non mi faccio provocare. Ha diffuso un fumetto in cui mi taglia la testa e io continuo a dirgli che per me, a Bologna, sarà sempre il benvenuto'.
Le scelte di Letta, in questa campagna elettorale, sono state spesso criticate. 'Sono critiche ingenerose.
A Letta si dice oggi che avrebbe dovuto conservare l'alleanza con i cinquestelle: ma se avesse intrapreso quella strada quando è caduto Draghi l'avrebbero lapidato. L'unico altro possibile alleato, Calenda, si è tirato indietro. Continua a sorprendermi come in politica si giudichi col senno di poi. Troppo facile. Il Pd è il partito che ha fatto e fa le scelte necessarie per l'Italia'. Anche da alleato della sinistra di Fratoianni? 'Con il rispetto dovuto a tutti, la politica del Pd si è vista in parlamento e io rispondo di quella. Non di posizioni testimoniali'.
Quanto al centrodestra 'non ha niente a che vedere con il Polo dei primi anni Duemila. Diversi sono i protagonisti, diversi gli equilibri, con Meloni mattatore e Salvini e Berlusconi destinati a fare da junior partners, diverso il contesto: allora tutti pensavamo che Putin potesse sedere al tavolo delle democrazie'.
L'ampio consenso di cui è accreditata Meloni è un problema. 'Lo è. Non perchè si rischi un ritorno al fascismo. Questo è un argomento che ritengo ingiusto e non utile. Si rischia, però, un governo che metterebbe in ginocchio l'Italia, come nel 2011. Quando Meloni dice all'Europa 'è finita la pacchia' usa toni da bar di paese, fuori dalla realtà: l'Europa ci ha garantito centinaia di miliardi con il Pnrr e ha steso la sua mano sul nostro debito pubblico'. La sua candidatura e' stata definita da Letta funzionale a resistere contro ogni 'torsione presidenzialista della Costituzione'. 'Il presidenzialismo è un sistema che funziona in altri Paesi. Ma non è quello che serve all'Italia. Secondo me, peraltro, neanche chi propone questa riforma ci crede davvero: la useranno come alibi se dovessero governare senza riuscirci', conclude l'ex presidente della Camera.
Redazione Pressa
La Pressa è un quotidiano on-line indipendente fondato da Cinzia Franchini, Gianni Galeotti e Giuseppe Leonelli. Propone approfondimenti, inchieste e commenti sulla situazione politica, .. Continua >>