L’ex ministro parla come padrone di casa alla convention nazionale di Popolo e Libertà, organizzata a La Corte dei Melograni. Giovanardi evidenzia come in Italia l’area popolare e cristiano-liberale sia molto più fragile rispetto al resto d’Europa, dove supera il 20%. 'Nel nostro Paese, invece, si ferma al 7–8%, aggravata da un astensionismo crescente'. Da qui la proposta lanciata all’interno di Popolo e Libertà: unire tutte le forze e i movimenti che si riconoscono nel Partito Popolare, per poi dar vita, come avviene nei veri partiti, a diverse correnti interne.
'È indispensabile la partecipazione dei cittadini. Restare ai margini della vita democratica è un errore', ha ribadito Giovanardi riferendosi ai dati dell'astensionismo, indicando come unica via d’uscita dall’apatia politica la ricostruzione di autentici meccanismi partecipativi. 'Occorre tornare a partiti in cui i dirigenti siano scelti dal basso e i segretari nazionali eletti dai congressi. Solo così si può ridare spazio al pluralismo e a una grande partecipazione popolare'.
Il capogruppo dei senatori di Forza Italia Maurizio Gasparri, ha rilanciato il ruolo di Forza Italia, il partito fondato da Silvio Berlusconi, rappresentato in sala dal coordinatore provinciale Piergiulio Giacobazzi e dal vicecoordinatore regionale Antonio Platis. Gasparri ha rivendicato la centralità dell’area moderata: 'Il centro esiste, ed è Forza Italia. La frammentazione non porta benefici'. Ha ricordato inoltre che, nonostante la perdita di Silvio Berlusconi, il partito ha continuato a crescere grazie alla nuova stagione congressuale. 'La realtà è questa: l’area moderata di centro coincide con Forza Italia. È un invito a chi vuole condividere questa visione politica'.
Il tema dell’astensionismo è stato al centro del dibattito, soprattutto dopo le regionali in Veneto, segnate da un forte calo della partecipazione. 'La vera sfida è riportare alle urne chi non vota – ha dichiarato Gasparri –. Da Modena parte il messaggio: iscriversi a Forza Italia per ridare forza alla democrazia e contrastare questa deriva'.
Giovanardi, fondatore di Popolo e Libertà, ha infine chiarito il proprio ruolo: non sarà candidato, ma continuerà ad agire come animatore culturale e politico. 'Non mi presenterò in nessuna lista.


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