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La Cgil continua a sentirsi presa di mira dal Governo gialloverde e, da Bologna, invita i suoi a resistere. 'La manovra e' elettorale e non distributiva, rispetto al Pil calano sanita' e istruzione. È chiaro- dice dal palco il segretario della Cgil Emilia-Romagna Luigi Giove, oggi al congresso della Camera del lavoro metropolitana- che questo Governo ha fatto o fara' anche qualcosa di buono, ci mancherebbe altro. Anche Barabba qualcosa di buono l'ha fatto, un bacio a sua madre una volta l'avra' dato. Il giudizio e' politico e complesso, qui'. E quindi: 'Compagni, coraggio. So che e' complicato andare a discutere nei luoghi di lavoro, so che e' difficile parlare di questi tempi di migranti e 5 stelle. Ma abbiamo questa responsabilita', ci e' toccata. Quindi niente paura: se saremo coerenti e sereni, vinceremo anche stavolta.
Siamo l'ultima organizzazione della sinistra', sprona Giove rivolgendosi alla platea piena dell'Arci San Lazzaro. Giove sa che molti dei suoi in Emilia-Romagna e a Bologna votano 5 stelle, non solo e non da oggi, ma un concetto deve passare: 'È una barzelletta- tuona il segretario dal palco- descrivere la Cgil di qualche anno fa come contigua al Pd, come si fa sui social, e lo e' descriverla oggi divisa tra 5 stelle e Pd. È una stupidaggine. Ma attenzione: non possiamo essere timidi, con la scusa che molti nostri iscritti hanno votato' M5s, o altro. 'Con questa scusa, ad esempio, noi autonomamente non avremmo preso posizione sul referendum costituzionale nel 2016.
Neanche questa volta- insiste Giove- si puo' essere timidi: penso ai migranti, ai diritti civili e al ministro Fontana, a Pillon, alle discriminazioni contro alcuni sindacalisti, quelli in aspettative sindacale, sulle pensioni d'oro, alla Lega che dice che e' vietata la trattenuta sindacale in busta paga'.
Reazione al Governo e resilienza al declino del sindacato, in ogni caso, vanno piu' che mai insieme. Lo sa bene il manutentore Giove, decenni fa emigrato dal sud per 'questioni economiche', e infatti pesa le parole sulla priorita' delle priorita': 'Non dobbiamo aver paura delle differenze che ci sono fra noi, e non dobbiamo aver paura di farle emergere. Dobbiamo pero'- richiama Giove la platea- avere il rigore di ricomporle. Ecco la nostra priorita': questa e' l'ultima grande organizzazione di massa nella quale sta dentro tutta la sinistra, e' l'ultima. Fuori di qui non c'e' nulla. Questa e' la nostra responsabilita', e' un dovere che abbiamo nei confronti dei nostri milioni di iscritti: su questo lavora la Cgil dell'Emilia-Romagna'. E non va proprio giu', nemmeno al sindacato, 'questa idea per cui solo chi e' stato eletto dal popolo possa parlare: il richiamo al popolo in questo Paese e' gia' stato fatto contro i giudici, contro la Banca d'Italia, contro il capo dello Stato. E, fra un po', diranno- insiste Giove- che anche noi non siamo stati eletti dal popolo. Questa idea di far saltare i contrappesi dentro la democrazia e' un'idea anticostituzionale, che serve a concentrare il potere: noi dobbiamo impedire che si concentri il potere nelle mani del Governo. Il suffragio universale non lava via tutto: tu puoi avere il 60% di consenso popolare ma ugualmente fare cavolate...'.
Redazione Pressa
La Pressa è un quotidiano on-line indipendente fondato da Cinzia Franchini, Gianni Galeotti e Giuseppe Leonelli. Propone approfondimenti, inchieste e commenti sulla situazione politica, .. Continua >>