Da anni Lapressa.it offre una informazione libera e indipendente ai suoi lettori senza nessun tipo di contributo pubblico. La pubblicità dei privati copre parte dei costi, ma non è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge, e ci segue, di darci, se crede, un contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di
modenesi ed emiliano-romagnoli che ci leggono quotidianamente, è fondamentale.
L’ex parlamentare e già coordinatrice provinciale e regionale di Forza Italia, ora consigliere del CSM, ha condiviso per due decenni, dalla discesa in campo nel 1994, l’attività politica di Silvio Berlusconi, rappresentando il riferimento a Modena e poi in Emilia-Romagna. Su suo invito e organizzazione, la prima volta del leader in città per un evento politico nel 1999, seguito dagli Stati Generali del partito, storico evento del 2003 organizzato al forum Monzani.
Il distacco dal percorso politico di Forza Italia, nel 2012, nulla ha tolto al valore di quella straordinaria avventura che fin dalla discesa in campo del 1994, ha unito Isabella Bertolini e Silvio Berlusconi. Il suo è il nome che a Modena ed in Emilia-Romagna ha rappresentato e incarnato più a lungo e intensamente l'esperienza politica del partito e del suo leader.
Dal 1993 quando dalla gioventù liberale sposò le ragioni della discesa in campo dell'imprenditore che in tre mesi riuscì a sconfiggere alle elezioni politiche la cosiddetta gioiosa macchina da guerra della sinistra guidata da Achille Occhetto, che dalle macerie di tangentopoli credeva di avere spianata la vittoria elettorale e il governo del paese in una seconda Repubblica tutta da costruire.
Prima dei ricordi di quell’inizio, partiamo dalla fine. Che effetto ha avuto su di lei la notizia della morte di Berlusconi?
'Mi ha naturalmente molto addolorata. Sono legata a lui da un profondissimo affetto, per i tanti anni vissuti insieme, in un'esperienza politica straordinaria. Anni della gioventù e delle grandi opportunità che mi ha dato. Per una persona come me, amante della politica, l'opportunità di ricoprire ruoli di grande responsabilità, in Consiglio Regionale, in Parlamento e nel partito, è stata importantissima.
Una esperienza straordinaria vissuta negli anni nei quali Forza Italia era nel suo momento migliore'.
Oggi è diffusa la sensazione che sia difficile immaginare l'Italia senza Berlusconi. Cosa mancherà da oggi al Paese e alla politica italiana?
'All'Italia mancherà moltissimo la figura di Silvio Berlusconi. È stato un grande imprenditore, un grande leader, visionario, un uomo creativo che ha dato moltissimo al mondo dell'imprenditoria, della televisione, dello sport. Anche in politica è stato un grande innovatore, geniale nel 1994 quando riuscì a conquistare il cuore degli italiani ma, soprattutto, diede una svolta alla seconda Repubblica. Credo che mancherà molto. Leader si nasce, è difficile trovare una personalità così. Credo che molti lo rimpiangeranno, probabilmente anche coloro che lo hanno contrastato'.
Lei ha accompagnato la nascita di Forza Italia e la sua crescita nel territorio, in stretto contatto con Silvio Berlusconi. Come referente provinciale, e poi regionale, ha organizzato i primi, e rimasti di fatto unici, grandi appuntamenti con Berlusconi a Modena. Nel 1999, quando fu difficile anche trovare una sede, e nel 2003 con gli Stati Generali di Forza Italia. Quando Berlusconi venne accolto da una folla straordinaria. Che ricordo ha di quegli eventi e che cosa le hanno lasciato?
'Ricordi forti, entusiasmanti. Anche per lui. Nel 99 e nel 2003 non si aspettava di trovare un accoglienza così grande, una partecipazione così ampia e affettuosa. Furono eventi difficili da organizzare che ci lasciarono una soddisfazione enorme'.
Se l'eredità imprenditoriale è molto strutturata e, essendo a carattere sostanzialmente familiare, molto definita, lo è meno l'eredità politica. Forza Italia è destinata a sparire con lui?
'L'eredità politica di Silvio Berlusconi è molto difficile da portare avanti. Lo si è visto in questi anni. Forza Italia ha sempre fatto molta fatica a pensare di esistere senza di lui e mi auguro che i dirigenti attuali, nazionali e locali, sappiano trovare una unità di intenti e sappiano lavorare nel solco della strada che lui ha tracciato. È molto difficile quando viene a mancare un leader di questo calibro. Mi auguro che Forza Italia riesca a resistere a quello che per lei è veramente un terremoto enorme, affinché possa continuare il suo percorso nell'ambito del centrodestra, come forza moderata ed essenziale per il governo del Paese'.
L'Italia post tangentopoli, che doveva dare forma alla seconda Repubblica, si è spesso divisa tra berlusconismo e antiberlusconismo. E la sua figura è stata spesso oggetto di vere e proprie campagne di delegittimazione politica e personale e, possiamo dirlo, di odio. Come spiega tutto ciò?
'Berlusconi è stato molto amato, la gente lo ha veramente adorato e gli italiani gli hanno dato la loro fiducia, con numeri importanti, gli hanno fatto vincere le elezioni diverse volte, e lo hanno sempre seguito con affetto. Allo stesso tempo è stato troppo odiato per invidia. Intendiamoci, questa in politica esiste, ma lui è stato vittima di molta cattiveria, di calunnie e di una persecuzione giudiziaria che non ha precedenti. La sua personalità ha suscitato una cattiveria esagerata. La delegittimazione deriva proprio dall'invidia di chi non ha mai accettato che lui si fosse messo in mezzo rispetto a un progetto politico per il Paese che lui ha sventato con la sua forza, la sua capacità, le sue possibilità anche economiche, ma soprattutto con la sua capacità organizzativa e la sua visione'.
Che ricordo le rimane e rimarrà di Silvio Berlusconi?
'Mi ricorderò sempre la sua generosità, la sua disponibilità. Nei miei confronti è stato molto attento molto affettuoso mi ha dato tante opportunità, ha creduto in me, anche quando ero una giovane ragazza. I ricordi sono tanti, molti personali. Fatte di tante fasi. Dalle vittorie elettorali ai momenti più difficili, nella cosiddetta traversata del deserto dopo la sconfitta elettorale. Avrò sempre un ricordo molto intenso, come lo è stata l'opportunità di vivere un'esperienza politica ad alto livello che rimarrà sempre la mia grande passione. Una grande esperienza che non posso dimenticare e che ricorderò sempre insieme a lui, con grande affetto, insieme alla sua figura'.
Gi.Ga.
Nella foto, Sllvio Berlusconi e Isabella Bertolini, in centro a Modena, nel marzo del 1999, in occasione del primo appuntamento politico in città