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Legambiente Emilia-Romagna manifesta in Regione contro la legge urbanistica e prepara la 'resistenza' dei Comuni contro la temuta avanzata del cemento. L'associazione ambientalista, come spiega il suo presidente regionale Lorenzo Frattini, formerà i propri attivisti locali, amministratori e consiglieri 'amici' per intervenire nei municipi quando verranno presentate le delibere previste dalla nuova legge. E' quello, sottolinea Frattini, il momento per mettere 'una zeppa nell'ingranaggio. Per me- prosegue Frattini, deluso per il mancato accordo tra Pd e sinistra- l'impostazione della legge poteva anche reggere, visto che ci era stata presentata come un modo per semplificare le riqualificazioni. Ma questo non e' avvenuto e avremo di fatto cinque anni in cui si potra' consumare suolo'. Legambiente solleva anche il tema delle tante deroghe previste dalle legge al tetto del 3%. 'Ci sta prevedere deroghe per le opere pubbliche come ad esempio una ferrovia, ma quella di insediamenti strategici mi pare invece una definizione un po' vaga'.
Per gli ambientalisti oggi è insomma una sconfitta.
'Pensavamo e speravamo che questa iniziativa potesse aiutare il recepimento di modifiche alla legge, di poter essere una stampella esterna al lavoro dei consiglieri che volevano cambiare. Alla fine- afferma ancora Frattini- hanno contato solo gli interessi economici'.
Davanti alla sede dell'Assemblea legislativa Legambiente ha srotolato un grande striscione con la scritta 'No al cemento'. 'Ad oggi la norma, che pur prevede di azzerare le previsioni dei piani vigenti - si legge nel comunicato diffuso dall'associazione - produce una forte semplificazione procedurale che rendera' piu' veloce costruire gia' da subito, ma senza porre un vero limite al consumo di suolo viste le numerosissime deroghe presenti'. 'Preoccupante', inoltre, la fase di transizione, durante la quale i 'Comuni beneficeranno di procedure semplificate e di un periodo 'franco' per poter attuare le previsioni dei piani vigenti.
Un periodo molto pericoloso, dato che gia' si censiscono numerosi atti dei Comuni volti a mettere in sicurezza le proprie aree di espansione'.
Legambiente ribadisce infine ai consiglieri regionali 'come la legge urbanistica avrà ripercussione sull'ambiente e la vita di tutti i cittadini per i decenni a venire, e sia quindi necessario far prevalere gli interessi collettivi a lungo termine sugli interessi economici legati a modelli espansivi del passato'.
FRATTURA IN MAGGIORANZA
E salvo clamorose sorprese il gruppo dei consiglieri di sinistra in Regione, sostanzialmente 'Liberi e Uguali' più l'Altra Emilia-Romagna, voteraà contro la nuova legge urbanistica. Il dialogo, che è stato tenuto vivo fino all'ultimo minuto, è naufragato in particolare su uno della decina di emendamenti presentati da Sinistra Italiana, Mdp e lista Tsipras. Nel testo, su cui le parti si erano avvicinate notevolmente durante la serata di ieri, si prevedeva un periodo di 'prova' della legge di 18 mesi all'interno della fase transitoria, durante i quali i Comuni avrebbero monitorato l'andamento dell'espansione urbanisticaper fare scattare correttivi alle previsioni della legge (il famoso 3% dell'edificato) nel caso di un superamento del livello di costruito degli ultimi dieci anni, quelli della grande crisi dell'edilizia. Sull'emendamento, che i quattro consiglieri di sinistra hanno presentato ugualmente oggi in Assemblea legislativa, l'intesa sembrava ad un passo ieri sera, poi poi sfumare (pare definitivamente) questa mattina.