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Con la delibera pubblicata due giorni fa è stato formalizzato a Valeria Meloncelli l'incarico apicale di Direttrice generale del Comune di Modena. Succederà al decano (in termini sicuramente di esperienza), dei Direttori comunali, Pino Dieci, dal 30 settembre prossimo formalmente in pensione.
Incarico tecnico ma di forte significato politico quello del Direttore Generale, visto che spetta a tale figura attuare gli indirizzi e gli obiettivi politici del governo dell'ente (giunta comunale) e sulla base delle direttive impartite dal sindaco.
Nonostante questa gerarchia organizzata in ruoli tecnici e politici, che pone il sindaco eletto al vertice del Comune, nell'architettura istituzionale in cui si struttura l'ente, il sindaco continuerà a percepire uno stipendio/indennità pari a meno della metà del dirigente al quale, appunto, detterà linee e direttive. Se l'indennità lorda del sindaco di Modena è di 5.466 euro mensili, quella della Direttrice generale sarà di base di 130.
000 euro 'anno, più di 10.000 al mese. Di base, perché a questi andranno aggiunto gli scatti previsti già dal 1° gennaio 2021 e il premio per i risultati ottenuti nel corso dell'anno (per i dirigenti quasi sempre raggiunti in toto), pari al 20% dell'indennità lorda di base. Nel caso della nuova direttrice 26.000 euro. Che porterebbe lo 'stipendio' percepito a livello dei 150.000 euro quello percepito dal suo predecessore Pino Dieci.
A conferma del ruolo tecnico ma di forte impronta politica (per tradurre in pratica e raggiungere gli obiettivi e le direttive politiche tracciate dal sindaco è palese e doverosa una condivisione delle stesse), il termine dell'incarico di Valeria Meloncelli combacia di fatto con quello di fine mandato del sindaco, ovvero al settembre del 2024. Che nel caso di elezioni a maggio o giugno, garantirebbe al nuovo sindaco che succederà a Giancarlo Muzzarelli, non più ricandidabile, quel margine necessario per valutarne o meno la riconferma.
Valeria Meloncelli si era insediata a Modena al Comando della Polizia Municipale esattamente due anni fa, il 24 settembre del 2018, sdoppiandosi allora (come ora farà per tre mesi, fino a fine anno, mantenendo sia la guida del Comando di Polizia Municipale, sia la direzione generale del Comune di Modena), con lo stesso ruolo di comando a Sassuolo. A quel tempo sostitui, a Modena, Patrizia Gambarini (ora comandante della Polizia Provinciale), che aveva rimpiazzato temporaneamente Franco Chiari dimessosi improvvisamente sei mesi prima della pensione.
Gi.Ga.
Redazione Pressa
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