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'Non sopporto improvvisazione': l'ego di Bonaccini non ha limiti

'Non sopporto improvvisazione': l'ego di Bonaccini non ha limiti

Bonaccini sfida il capogruppo Lega a un confronto: 'Un consiglio: si prepari molto bene, perché non sopporto l'improvvisazione'. Rancan: 'Come i bulli'


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'Leggo dichiarazioni roboanti del capogruppo leghista in consiglio regionale su presunti flop economici della Regione Emilia-Romagna. Quando vorr?? confrontarsi con me su lavoro, imprese ed economia sar?? il benvenuto. Un consiglio: si prepari molto bene, perchè non sopporto l’improvvisazione'. Bonaccini, con fare tutt'altro che umile, attacca così il capogruppo Lega Rancan reo di avere criticato le politiche regionali sui temi economici. “Che a Bonaccini piaccia mostrare i muscoli in campagna elettorale (si consideri la foto che aveva pubblicato sui social lo scorso gennaio che lo ritraeva mentre faceva le flessioni) è noto. Lo è un po' meno la deriva “bulla” con cui “sfida a duello” non solo gli avversari politici ma anche i commentatori dei suoi post' - la replica di Rancan.

Ora, al di là delle appartenenze politiche, risulta davvero singolare come un presidente di Regione si permetta di giudicare il grado di preparazione dei suoi avversari politici intimando loro di preparsi 'molto bene' perchè Egli, l'eletto, 'non sopporta l'improvvisazione'. Va bene la volontà di differenziarsi rispetto allo stile compassato del segretario nazionale Pd Zingaretti per poterlo scalzare in caso di sconfitta alle Regionali, va bene la foga da campagna elettorale permanente, ma forse agli emiliano romagnoli di quali comportamenti sopporta o non sopporta Bonaccini interessa poco.
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Il grado di cultura che Bonaccini, dall’alto del suo dilploma di quinta superiore, gradisce nel proprio interlocutore, forse, non è in cima ai pensieri dei cittadini.
O forse no. Forse è questa la nuova moda politica in casa Pd. Mostrarsi più forti e più arroganti che mai, dimostrare a suon di tweet e post su Facebook che il capo, il predestinato, nulla teme ed è pronto a sfidare a duello chiunque.
Il campo di battaglia non è importante: da braccio di ferro a una sfida di poesie d'amore, da gara di matematica a sfida di rutti. L'importante è mostrare il proprio smisurato ego. Un po' come alle elementari quando, magari dopo uno scherzo non gradito, si ammoniva il compagno di banco con sguardo truce: 'ripetilo se hai il coraggio'. Alle elementari di solito l'amico non solo ripeteva tutto, ma rincarava pure la dose liquidando lo sguardo profondo e tenebroso con una risata. E l'ego si sgonfiava: un esercizio utile per chiunque.
Ma nel mondo dei grandi, dei Democratici, forse non funziona più così. Ora c'è spazio solo per gli applausi, fino a spellarsi le mani.
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Ora, forse, il popolo trema davanti al Verbo di Bonaccini, così fiero e sicuro di sè, così virile nel suo profilo maschio e riflessivo, così diverso dal titubante e sempre sudato Zingaretti di cui prenderà presto il posto. Tutta un'altra pelata non vi è che dire. Udite udite, dunque, emiliano romagnoli, Egli non sopporta l'improvvisazione. Studiate, prima di rivolgergli la parola. Perchè egli è davvero l'uomo tutto d'un pezzo. 

Giuseppe Leonelli
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