Rimosso il blocco delle merci a Castelfrigo, ma rimane il presidio

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Si scioglie il blocco dei tir carichi di carne lavorata a Castelnuovo Rangone: la Castelfrigo ha deciso di ricollocare i lavoratori delle coop licenziati secondo i patti (l'accordo firmato in Regione il 29 dicembre da' la priorita' ai licenziati in appalto) e, a quanto pare, non piu' unilateralmente.

Lo hanno detto il segretario della Cgil Emilia-Romagna Luigi Giove e il collega della Flai regionale Umberto Franciosi, dopo una settimana piu' che mai tesa dalle parti di una via Allende mai cosi' blindata dalle Forze dell'ordine, in presidio senza forzare. Al termine di una giornata di trattative, al quinto giorno di blocco delle merci predisposto attraverso il presidio dei lavoro scattato nei giorni scorsi a seguito della decisione dell'azienda di accettare l'immissione di lavoratori interinali non compresi nell'elenco dei licenziati dalla coop spurie.

Proprietà che oggi sembra essersi adeguata alle richieste della giunta Bonaccini che l'ha convocata: 'La Castelfrigo si impegnera' per applicare l'intesa regionale, contribuendo alla ricollocazione dei lavoratori licenziati dalle cooperative che lavorano in appalto. La stessa Castelfrigo rimuovera' le scelte unilaterali che hanno provocato il blocco delle merci', hanno riportano i responsabili regionali di Flai Cgil e Cgil Giove e Franciosi.

Venendo meno le ragioni dell'inasprimento della lotta, il blocco è stato rimosso ma non il presidio, che proseguirà, almeno fino a quando la ricollocazione dei lavoratori non sarà conclusa', confida il sindacato.

'Apprezzamento per il lavoro svolto dalla giunta regionale' è stato espresso dai responsabili sindacali. 'Riteniamo che questo sforzo rappresenti l'essenza stessa del Patto per il lavoro, continueremo a lavorare ed a lottare per i diritti dei lavoratori della Castelfrigo e per la legalita' nella filiera della lavorazione delle carni'.