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'Scambia Ramelli per il Duce, Trande spieghi o andremo per vie legali'

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Intervento de La Terra dei padri sul post pubblicato e rimosso del Capogruppo Art 1-Mdp in cui si denigrava la cerimonia in ricordo del giovane del FDG ucciso


'Scambia Ramelli per il Duce, Trande spieghi o andremo per vie legali'
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'Il Capogruppo di Liberi e Uguali Paolo Trande ha totalmente stravolto e falsificato il significato del doveroso omaggio che militanti di vari gruppi e semplici cittadini modenesi hanno reso a Sergio Ramelli, il militante del Fronte della Gioventu' che mori'il 28 aprile 1975 a seguito delle gravissime ferite procurategli da 'una selvaggia aggressione a a colpi di chiave inglese, da parte di un commando del gruppo di estrema sinistra, al quale è stata intitolata una via ed una targa inaugurata anche alla presenza dell'allora Assessore ed oggi governatore dell'Emilia Romagna Stefano Bonaccini. Paolo Trande ha inventato  di sana pianta   un omaggio al 'capo del fascismo' ,aggiungendo ovviamente il solito repertorio di considerazioni sul male assoluto'

Lo ha affermato nel pomeriggio con una nota firmata congiuntamente da La Terra dei Padri e dai 'militanti e dei cittadini per il ricorsdo di Sergio Ramelli'in diretta risposta al post su FB del capogruppo Art-1 MDP, che in riferimento all'immagine dell'omaggio alla memoria di Sergio Ramelli, avvenuta attraverso la desposizione di un mazzo di fiori alla targa a lui intititolata, aveva parlato di uno sparuto gruppo di persone che celebrava la morte di un tizio vile, che aveva portato il Paese ad allearsi con i nazisti, responsabili dell'olocausto e di avere varato leggi razziali. 

Fin dal primo momento fu chiaro che si trattava di un errore. Paolo Trande aveva di fatto scambiato la cerimonia con la deposizione di un mazzo di fiori, e con le persone partecipanti schierate, come un raduno neo fascista nel quale veniva omaggiata la memoria non del giovane assassinato ma del Duce.

In un post dove le accuse e le condanne si moltiplicavano. Al punto da fare scattare la reazione indignata degli stessi organizzatori della cerimonia e la minaccia di querela e denuncia. Fino alla cancellazione,, da parte dell'autore Trande, del post, ma senza ammissione di errore bensì la spiegazione di volere evitare ulteriori polemiche. Ed è così che dalla volontà da parte della Terra dei Padri, di querelare, si è passati ad una richiesta di spiegazioni rispetto ad un errore tale e senza giustificazione che 'da una persona come Trande - dicono - non ci saremmo aspettati. E dalla contestuale volontà di spiegare come stanno le cose.

'La via adiacente al Cinema  Vittoria - ricorda quindi La Terra dei Padri - é stata intitolata a Sergio Ramelli il 29 aprile 2007. Contestuamente ad una via dedicata ad Alberto Brasili, militante di sinistra ucciso a Milano sempre nel 1975. L'inaugurazione avvenne alla presenza di Michele Barcaiuolo consigliere comunale  di AN, e di Stefano Bonaccini.

Dopo la conferenza ed un breve corteo, 200 tra  cittadini e militanti legarono  una corona di fiori al cartello stradale  e resero a Sergio Ramelli.  Lo stesso omaggio che ogni anno viene ripetuto, così come successo lo scorso sabato 28 aprile. La stampa ne diede ampio spazio. Come é possibile che il consigliere Trande,che aveva perfettamente individuato il luogo esatto  delle foto postate,non abbia avuto nessun dubbio prima di pubblicare il suo post? 
Vuole forse sostenere che cio' che era perfettamente lecito nel 2007 non lo sarebbe piu 11 anni dopo? In virtu' di  quale regola o logica?  
 
L'omaggio a Sergio Ramelli si é svolto anche quest'anno  alla luce del sole e nel rispetto delle leggi vigenti, come ha fatto Paolo Trande ha inventarsi simili falsità?

Negli ultimi tre anni la memoria di Sergio Ramelli é stata oltraggiata piu' volte in maniera indegna,alleghiamo a malincuore  le foto di queste deturpazioni,fieramente mostrate sulla pagina di Modena Antifascista che ne ha rivendicato le motivazioni politiche e culturali, pur attribuendole a mano ignota,come puo' il consigliere Trande ignorare  l'impatto devastante della sua dichiarazione, in una realtà come quella modenese dove ogni giorno gli autoproclamati' antifa' buttano benzina sul fuoco e avvelenano  i pozzi della convivenza civile?' 

E da qui la richiesta a Paolo Trande di una risposta che arriva quasi contestualmente, a distanza, sul profilo facebook, con la rimozione del post in oggetto e con la sguente motivazione:

'Due giorni fa ho scritto un post sulla estrema destra partendo da una immagine che ritraeva un gruppo di militanti che celebravano la ricorrenza della barbara uccisione di Sergio Ramelli. Continuo a pensare, fallibilmente perché interpreto, che la manifestazione con queste modalità abbia altri fini, vista la vicinanza col 25 aprile (Festa della Liberazione) e con il 28 aprile (morte di Benito Mussolini). Ma al di là del mio pensiero nei commenti del post sono volate parole grosse a partire da espressioni proprie, tipo 'zecca comunista' , degli anni in cui si consumavano violenze e morivano uccisi giovani ragazzi, di sinistra e di destra. No, così non va per cui direi, anche per non oltraggiare la memoria di quei ragazzi, che è il caso di fermarsi, eliminando il post che ha dato la possibilità ad alcuni di offendere altre persone. Rimane intatto il giudizio storico e politico sulla estrema destra nostalgica di anni terribili e tragici per il nostro Paese che, torno a dire, Costituzione alla mano, non dovrebbe avere cittadinanza politica'

Redazione Pressa
Redazione Pressa

La Pressa è un quotidiano on-line indipendente fondato da Cinzia Franchini, Gianni Galeotti e Giuseppe Leonelli. Propone approfondimenti, inchieste e commenti sulla situazione politica, ..   Continua >>


 
 
 
 


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